L'esultanza del Sindaco sulla comunicazione ricevuta dal Ministero dell'Ambiente per noi cambia poco nella preoccupazione sul futuro della Centrale Eugenio Montale.
Il tema della dismissione della centrale termoelettrica della Spezia del blocco a carbone era già nota nel 2017, riteniamo dunque se così fosse questa comunicazione una presa d'atto di ciò che era già patrimonio di tutti.
A noi però non basta; abbiamo intrapreso una battaglia in questi anni per la chiusura della centrale, abbiamo proseguito la battaglia quando si è prospettato il progetto di conversione a gas. Oggi ribadiamo con fermezza la nostra posizione. La centrale deve chiudere, non solo con l'utilizzo del carbone ma va bloccato il progetto presentato al Ministero dell'Ambiente da Enel sulla conversione a gas.
La nostra città ha il diritto di investire su quelle aree con nuovi modelli di sviluppo legati alla green e alla smart economy, non tralasciando le opportunità date dal comparto del turismo e della cantieristica navale.
Questo in una prospettiva a basso impatto ambientale, in un quartiere che non può più accettare la presenza di una centrale a combustibili fossili.
Federica Pecunia-Dina Nobili