"La vicenda assessore sì, assessore no, assessore forse è francamente molto deprimente e poco appassionante. In perfetto manuale Cencelli, utilizzato sino ad oggi da Peracchini, è ovvio che quel posto spetta alla Lega.
Ci vorrebbe una buona dose di “spirito di servizio” e umiltà politica per rinunciare, in funzione di una scelta una volta tanto in favore della città, per esempio affidando quella delega alla sanità sempre importante, ma in questo momento ancora di più a un medico, magari specializzato in malattie infettive, al fine da ottimizzare quella carica politica alla difficile situazione attuale.
In realtà però sono sicuro che si nominerà uno ingegnere o un perito informatico o agrario. E non perché Peracchini è brutto e cattivo, ma semplicemente perché, quasi fosse un feticcio prezioso, quel posto è della Lega e la Lega ha evidentemente scelto (come ci piacerebbe saperlo) anzi, viste le comiche da Zelig di questi giorni, ha imposto.
Tutto il resto è goffaggine istituzionale. Tentativi maldestri di “vender cara la pelle” che espongono l’amministrazione a questa squallida vicenda. Quella di un Sindaco che dietro nostra precisa domanda non comunica in consiglio comunale la ormai certa nomina, diffusa a mezzo stampa dalla senatrice Pucciarelli, alla quale sarebbe da chiedere un po’ più di rispetto per il territorio e le sue istituzioni, visto peraltro il ruolo istituzionale che ricopre. Intanto appaiono le targhette sulle porte del neoassessore e la cosa si tinge, se possibile, ancor più di ridicolo.
Ora davvero basta. O Peracchini fa ciò che io farei, nominando in quel posto un esterno alla politica, ma con le giuste competenze, e allora salta la giunta ma Peracchini riconquista la città che lo ha eletto dando per una volta un chiaro segnale di indipendenza... o nomina il già assessore Ivani e la si faccia finita qui. Da ex componente di questa maggioranza non posso che dire: di male in peggio".
Massimo Baldino Caratozzolo, consigliere comunale del gruppo misto di minoranza
(foto di repertorio)