Oggi Cgil Liguria ha confermato al Presidente il giudizio negativo nella passata gestione della Regione della pandemia Covid 19.
Già nella prima ondata di contagi tutto il peso dell'assistenza era stato sopportato dai lavoratori del mondo della sanità, in una "guerra" combattuta a mani nude. Senza dispositivi di protezione individuale, con carenze d'organico pesantissime e un'organizzazione a dir poco improvvisata.
La seconda ondata era stata prevista: sono state stanziate dal Governo risorse e previsti strumenti ad hoc. In questi mesi abbiamo visto che se si fa tracciamento e si seguono le prescrizioni di sicurezza si può convivere con il virus e continuare a vivere e lavorare. Fino ad agosto la Regione ha dato grandi segnali di ottimismo, senza strutturare adeguatamente il sistema sanitario. Oggi ci ritroviamo di nuovo da capo. Dovevano essere avviate assunzioni massive e costituiti piani flessibili di potenziamento delle attività territoriali e di prossimità.
Ci troviamo di nuovo con gli ospedali pieni, il personale stremato e i cittadini soli e chiusi in casa.
Prendiamo atto positivamente delle prime reazioni alla nostra decisa presa di posizione a difesa dei lavoratori della sanità, pronti a mobilitarci a difesa delle loro condizioni. Sono state annunciate le prime 540 assunzioni dirette fra infermieri ed oss e di 30 medici, le quali selezioni verranno avviate a cura del San Martino e serviranno a sanare parzialmente le carenze dell'area genovese. Nel frattempo anche le altre Asl della regione stanno avviando analoghe selezioni. Apprezziamo il cambio di passo del Presidente che ha annunciato di voler ripristinare al più presto tutti i confronti sulla sanità, ne misureremo passo passo l'efficacia.
Federico Vesigna e Fulvia Veirana
Cgil Liguria