“Anche l'ennesima allerta fortunatamente è passata senza lasciare danni particolarmente gravi ed ha ancora una volta dimostrato - qualora ce ne fosse bisogno - il livello di eccellenza della nostra struttura di protezione civile e la competenza dimostrata dai nostri volontari a cui va il nostro sincero ringraziamento.
Non possiamo però non porre all'attenzione due fatti, a nostro giudizio, di particolare gravità:
- il primo è l'assenza, durante l'evento, del responsabile lavori pubblici e ambiente. Il dott. Stefano Palandri infatti il 30 settembre ha cessato il suo servizio di capo area lavori pubblici e ambiente e non risulta ancora sostituito. Un ruolo travagliato, quello di responsabile area lavori pubblici, dato che è il quinto (o il sesto, ormai abbiamo perso il conto) responsabile di quell'area in 6 anni. Il fatto che si sia affrontata l'emergenza senza una figura che assume un ruolo così importante nella gestione dell'evento in base al piano comunale di protezione civile è di una gravità assoluta e denota ancora una volta, purtroppo, la disorganizzazione in cui versa il Comune ormai da anni.
- il secondo fatto grave è che ancora una volta di fatto la stragrande maggioranza delle idrovore in dotazione al Comune non sono state utilizzate in quanto mancano quelle strutture necessarie affinchè le stesse abbiano una qualche utilità. Non sono mai state realizzati i basamenti e i casottini necessari ad ospitare le idrovore alla confluenza tra gli argini e i canali sia a Bocca di Magra che a Fiumeretta. E non sappiamo poi se sono state realizzate le portelle che si devono chiudere quando il fiume raggiunge un certo livello impedendo al fiume di entrare tramite i canali all'interno delle aree protette dagli argini.
In un caso, a Fiumaretta, si è tentato di sopperire a queste lacune posizionando un escavatore in maniera tale che il suo braccio fungesse da portella.
Noi crediamo che la priorità, lo ripetiamo da sempre, sia la mitigazione del rischio idraulico e in particolare del rischio cosiddetto residuo e cioè non quello derivante dall'acqua del fiume, ma quello derivante dai canali secondari. In quel caso risultano fondamentali le idrovore, che invece anche questa volta sono rimaste pressoché inutilizzate.
Noi pensiamo che sarebbe stato meglio che in questi anni si fossero realizzate portelle, basamenti rialzati in cemento e casottini in cui ospitare le idrovore, piuttosto che concentrarsi sui lavori di discutibile "abbellimento" delle aree lungofiume di Fiumaretta e Bocca di Magra.
Chiediamo ora che si proceda senza indugio a realizzare queste fondamentali opere, senza le quali le nostre frazioni sono molto meno sicure.
Consiglieri di Insieme per Ameglia