"In questi giorni, in ASL5 siamo, purtroppo, in piena ripresa dei contagi da Covid-19. Sono aumentati gli ospedalizzati e il reparto di Geriatria, trasformato in area Covid, è ormai al completo. Anche la Terapia Intensiva è tornata ad accogliere pazienti con polmonite interstiziale bilaterale e le condizioni di alcuni pazienti, anche di giovane età, destano preoccupazione.
Ci sono stati nuovamente dei decessi dopo mesi di calma e questo non può che accendere un campanello d'allarme che, in realtà, avrebbe già dovuto squillare da giorni negli uffici dei vertici sanitari spezzini. Crediamo che, finita l'emergenza dei primi mesi la direzione di ASL5, A.Li.Sa. e anche lo stesso Assessorato abbiano continuato nel loro immobilismo più assoluto.
Nulla è stato fatto per predisporre un piano serio e per dotarsi di strumenti che potessero attivarlo rapidamente. Manca personale soprattutto medico ma anche infermieristico, una situazione che, paradossalmente, si è ulteriormente deteriorata da marzo ad oggi. I percorsi sporco-pulito che erano stati attivati grazie solo alla professionalità e alle competenze del personale sanitario oggi non esistono più perché nessuno, né nella sede di via Fazio né in quella di Piazza De Ferrari, ha pensato di codificarli e soprattutto di predisporne l'immediata riattivazione ai primi segnali di ripresa dell'epidemia, ovviamente consegnando al comparto operativo i mezzi per procedere.
Per questo oggi ho inviato al Presidente Toti, all'Assessore Viale e ai dirigenti di A.Li.Sa. e ASL5, una lettera in cui facciamo precise richieste per affrontare al più presto questo nuovo scenario. Abbiamo chiesto che vengano immediatamente attivati, in tutto il protocollo, percorsi sporchi e puliti ben suddivisi.
Che venga preservato, nella maniera più assoluta, il Sant'Andrea quale DEA di II livello, e che venga, dunque, predisposto un Covid Center, ben strutturato, al San Bartolomeo, seguendo ciò che è stato fatto in altre ASL liguri.
Che si mettano i Pronto Soccorso in condizioni di lavorare in sicurezza e con una congrua dotazione organica. Che il San Bartolomeo di Sarzana venga dotato degli strumenti per analizzare direttamente in loco i tamponi.
Che venga predisposto e attivato un piano per l'esecuzione, in massa, dei tamponi atti a ricercare e isolare i casi di positività anche in assenza di sintomi. Che vengano messe in massima allerta e dotate degli strumenti idonei a formulare una diagnosi tempestiva della malattia le squadre GSAT, in modo da evitare, per quanto possibile, le ospedalizzazioni.
Che i DPI vengano concentrati, con precedenza, nei reparti in cui vengono trattati i pazienti infetti o sospetti Covid-19. Che vengano nuovamente sospesi gli accessi ai reparti potenziando e garantendo, però, i sistemi di comunicazione tra familiari e pazienti, con particolare riferimento alle videochiamate che devono avvenire almeno quotidianamente.
Che venga potenziato il comparto OSS in servizio presso i reparti, senza distinzione tra sporchi e puliti, visto che accrescerà il fabbisogno di accudimento di tutti quei pazienti non autonomi o parzialmente autonomi, ad esempio durante le operazioni di distribuzione e somministrazione dei pasti.
Che al personale sanitario afferente ai reparti Covid e buffer (di incertezza nella positività) venga assegnata una congrua indennità di contagio. Che si costituisca un percorso sicuro per la diagnostica e l'assistenza specialistica affinché vi possa essere una convivenza tra fase epidemica legata al Covid-19 e le esigenze terapeutiche di tutte le altre patologie.
Che vengano spostate tutte le attività ambulatoriali a rischio fuori dall'area ospedaliera garantendo i pazienti no-Covid, ciò con particolare riferimento, ad esempio, al DH Oncologico di Sarzana che, in via temporanea, dovrebbe essere spostato presso la Casa della Salute del vecchio San Bartolomeo come già specificato lo scorso marzo.
Che si dia priorità massima al reclutamento di personale sanitario dando precedenza all'area dedicata alla medicina. Che venga ulteriormente sensibilizzata la popolazione sui rischi di contagio e sui metodi di prevenzione e che venga informata in maniera precisa e puntuale sulle modalità di accesso alle strutture sociosanitarie in fase di ripresa dell'epidemia. Che venga riattivato, immediatamente, il numero telefonico dedicato all'emergenza Covid-19.
Insomma, fare esperienza di quanto accaduto all'inizio della pandemia e portare a termine con rapidità tutta una serie di azioni che sono fondamentali per evitare che l'emergenza ci colga, nuovamente, impreparati".
Francesco Battistini
Linea Condivisa – Sinistra per Sansa