"Nel 2019 il 37% dei ricoveri del bacino di utenza del territorio spezzino è stato effettuato al di fuori Asl5 e una delle motivazioni principali è che a mancare, oltre al personale, sono i posti letto.
Dopo aver raccolto e studiato i dati ufficiali relativi alla presenza di posti letto in Liguria e averli confrontati con quelli che dovrebbero essere previsti per legge, spiace constatare che, come era già previsto, Asl5 risulta essere la più sacrificata.
Nella delibera 718/2020 di Regione Liguria sono riportati alcuni dati riferiti al 2019 sui posti letto e sulle prestazioni. Dopo aver confrontato i posti letto per acuti con quelli previsti per legge (3 per 1.000 abitanti) questo è ciò che è emerso:
ASL1: 216.000 abitanti. Minimo posti letto: 648, attuali 413 (-235)
ASL2: 275.000 abitanti. Minimo posti letto:825, attuali 695 (-130)
ASL3: 725.000 abitanti. Minimo posti letto: 2175, attuali 2.234 (compreso Gaslini 366) (+59)
ASL4: 145.000 abitanti. Minimo posti letto: 438, attuali 282 (-156)
ASL5: 220.000 abitanti. Minimo posti letto: 660, attuali 404 (-256)
Asl 5 appare chiaramente la più sacrificata e ha, oggettivamente, meno posti letto rispetto a tutta la Regione. Questo, oltre ad essere un dato effettivo e grave, comporta un obbligo, ma anche un disagio, per i cittadini della provincia spezzina: quello di doversi far ricoverare al di fuori dell'Asl di loro competenza. Se si vuole fare un riferimento anche al fattore prettamente economico emerge che la monetizzazione dei ricoveri per ben il 37% viene prodotto fuori provincia. Per quanto riguarda le prestazioni di attività specialistiche solo i 4/5 di queste vengono fatte in ASL 5. E il resto?".
Pier Aldo Canessa, candidato indipendente di Articolo Uno per la lista unitaria PD/Articolo Uno alle elezioni regionali