Non lo diciamo noi, che pure avevamo richiamato, il 16 aprile scorso, l’attenzione dell’Amministrazione Ponzanelli sullo stato precario della struttura sulla quale ogni giorno transitano centinaia di automezzi di ogni peso, senza ottenere, come al solito, alcuna cortese risposta.
E’ scritto nella scheda di rilevamento redatta dall’ingegnere del Comune a seguito della ricognizione “visiva” delle condizioni in cui versa il ponte.
Insomma l’allarme del Comitato non era affatto infondato e le rassicuranti affermazioni alla stampa del sindaco Cristina Ponzanelli del 24 aprile, secondo cui la struttura “non ha bisogno di più approfondite verifiche strutturali” e che “siamo pronti ad approfondire le condizioni strutturali nel caso i nostri tecnici indichino tali approfondimenti come necessari”, appare davvero fuori luogo.
Siamo venuti a conoscenza della ricognizione visiva dello stato del ponte in seguito a un accesso agli atti. La relazione dell’ingegnere del Comune, datata 20 aprile 2020, 6 giorni dopo la nostra richiesta di verifiche, è lapidaria, corredata da poche, ma significative foto che immortalano lo stato precario della struttura che peraltro tutti i cittadini possono quotidianamente osservare. L’istanza inoltrata al Sindaco e al Consiglio comunale il 16 aprile denunciava proprio questa condizione precaria e indecorosa, ferri scoperti, parapetti pericolanti, asfalto dissestato e crepe. Ora anche un ingegnere del Comune attesta che il ponte necessita d’intervento di manutenzione per problematiche idrauliche per la presenza delle pile molto strette, per le ringhiere pericolanti, che costituiscono rischio per la pubblica incolumità, e per i ferri scoperti. Ma, soprattutto, secondo quanto scritto nel verbale, è necessaria (testuale) “una verifica sismica, trattandosi di opera di rilevanza strategica”.
Del resto solo con una verifica sismica si possono avere risposte sulla sicurezza statica della struttura. Ci chiediamo quale sia la logica alla base di scelte poco attente all'uso del denaro pubblico, se sia stata fatta una valutazione costi benefici e perché si sia escluso il ponte di via Falcinello dalla riqualificazione della viabilità in località paradiso. Dalla relazione degli uffici apprendiamo che il ponte di via Falcinello non rientra tra le priorità che è in programma l'aggiornamento del progetto del 2008 per eventuale richiesta di stanziamento fondi.
A codesto Comitato sembra opportuno e urgente che l’Amministrazione Ponzanelli invece di investire tutti i milioni stanziati dalla Regione per un ponte sul Calcandola a due corsie all’altezza dei campi sportivi, che servirebbe qualche decina di persone, rivedesse i suoi piani, spostando risorse finanziarie su un’opera davvero strategica che serve centinaia di cittadini sarzanesi e non sarzanesi, che è strategica perché collega i principali servizi cittadini, cimitero, ospedale, stadio, variante Cisa.
Il comitato Sarzana, che botta!