"Sul contestato progetto della centrale a gas che Enel vorrebbe realizzare nelle aree di Vallegrande, ieri sera in Consiglio Comunale il Sindaco e la sua maggioranza hanno deciso inspiegabilmente di rompere il fronte unitario che aveva visto in precedenza le rappresentanze di tutte le forze politiche contrapporsi alla permanenza sul nostro territorio sia della centrale a carbone, sia di una nuova centrale a turbogas", così LeAli a Spezia, PD, Italia Viva, Spezia bene Comune, Spezia Bella forte ed unita, AvantInsieme, Partito Socialista e Movimento Cinque Stelle.
"In vista della imminente scadenza dei termini per presentare le Osservazioni al procedimento di VIA avviato da Enel - proseguono - ieri sera come opposizioni abbiamo presentato un documento in cui abbiamo chiesto al Sindaco di confermare a tutti i livelli il no del Comune alla prosecuzione degli impianti a carbone ed alla costruzione di una nuova centrale a turbogas; di chiedere al Governo di esprimere parere negativo alla richiesta di Via presentata da Enel; di compiere ogni azione per ottenere da Enel la bonifica delle aree e la riconversione delle stesse ad usi produttivi nel campo della green, smart e blue economy, con investimenti a contenuto innovativo e ad elevata ricaduta occupazionale".
"Abbiamo espressamente chiesto che anche la Regione si dichiarasse a fianco della nostra comunità in questa difficile vertenza, e negasse l'intesa sul procedimento autorizzatorio previsto dalle vigenti normative. Come opposizioni abbiamo preso ancora una volta una posizione chiara, non facendo sconti a nessuno, né alla Regione del presidente Toti che in questi anni è stato a dir poco ondivago sul tema, né al Governo in carica che deve dare una risposta negativa, chiara e definitiva sulla domanda di Enel. Pronunciamenti altrettanto chiari chiederemo ai parlamentari della nostra regione."
Concludono le forze politiche di opposizione: "Purtroppo ancora una volta ha prevalso la logica di parte del Sindaco Peracchini e della sua maggioranza che hanno contrapposto un proprio documento la cui approvazione ha visto, tra l'altro, un fuggi fuggi di diversi consiglieri di centro destra, come ad esempio di Peserico e della Frija, fieri sostenitori da sempre della centrale a gas".
"Rifiutando la ricerca di una posizione comune, il sindaco e la giunta si sono così caricati dell'onere di far vincere da soli le ragioni del no e si sono assunti la responsabilità di una rottura del fronte unito del Consiglio comunale che però, in ogni caso, ha espresso nuovamente il proprio parere negativo. Lavoreremo fino all'ultimo in ogni sede, perché la comunità spezzina non abbia da pagare le conseguenze di queste artificiose ed incomprensibili differenziazioni e il pericolo di una nuova centrale elettrica nel nostro Golfo sia scongiurato per sempre".