Apprezziamo che la Giunta regionale abbia deciso di raccogliere la raccomandazione che il Consiglio dei Ministri e, da ultimo, il capo del Governo Conte hanno rivolto a quelle Regioni, tra cui la Liguria, che non l'hanno ancora fatto di introdurre la doppia preferenza di genere prima delle elezioni. Meglio tardi che mai. Ci batteremo per andare al voto con una legge che abbia la doppia preferenza di genere e rispetti la parità sia nelle liste sia nel listino. Ci riserviamo di leggere con attenzione il testo della Giunta e ci impegneremo per chiarire quegli aspetti del testo che ci piano ancora contraddittori.
Cercheremo di lavorarci nel più breve tempo possibile, in modo da arrivare in tempi strettissimi al voto in Consiglio. In Commissione abbiamo annunciato un nostro emendamento per abolire il listino e assegnare direttamente, attraverso il voto degli elettori, tutti e trenta i seggi dei consiglieri regionali. L'abolizione del listino è un passaggio fondamentale anche rispetto all'introduzione della doppia preferenza di genere, perché consente di dare migliore attuazione a quella norma, soprattutto nelle circoscrizioni in cui vi è un numero ridotto degli eletti.
Ci auguriamo che vi sia una ampia convergenza delle forze politiche presenti in Consiglio sia sull'introduzione della doppia preferenza di genere, che sull'abolizione del listino. Proprio su quest'ultimo punto Toti, in passato, si è sempre detto favorevole: ci auguriamo quindi che il Presidente non perda l'occasione di tenere fede alle proprie promesse votando l'abolizione del listino. La scelta è tra la difesa delle rendite di posizione all'interno della sua maggioranza e la possibilità di garantire pienamente il diritto di voto dei liguri. Vedremo cosa farà Toti.
Gruppo PD in Regione Liguria.