"Con la costituzione della agenzia per la mobilità si compie il percorso che avevamo individuato con la precedente amministrazione. Un percorso che all'epoca fu fortemente strumentalizzato per via della campagna elettorale delle amministrative in corso nel comune capoluogo".
"I fatti ci hanno dato ragione e chi sosteneva che quell'assetto aziendale avrebbe impedito l'affidamento in house dovrebbe riconoscere di aver sbagliato, tant'è che oggi ci troviamo ad avere l'assetto che noi volevamo e l'affidamento in house", così Fabio Quaretti, Filt Cgil e Marco Moretti, Fit Cisl.
"Ciononostante - continuano - non possiamo dirci completamente soddisfatti. Il tavolo che era previsto di confronto e studio che avrebbe dovuto mettere insieme i soggetti istituzionali, l'agenzia, le società che operano nella mobilità e i sindacati non si è mai riunito e rimane la sensazione che manchi una visione complessiva e condivisa".
"Questa sensazione ci è stata confermata di recente dalle esternazioni di un consigliere provinciale che lamenta di essere all'oscuro rispetto ai temi del Tpl, nonostante da mesi sia lui il titolare della delega".
"Questo siparietto grottesco la dice lunga sul livello di improvvisazione e approssimazione di una parte del gruppo dirigente territoriale. Volendo si potrebbe aggiungere: siamo preoccupati che con un'emergenza sanitaria ancora in corso si trovi il tempo per fare polemica quando sarebbe necessario discutere delle modalità con cui si intende affrontare la piena ripresa delle attività produttive e delle scuole a partire dal prossimo autunno".
"Non è pensabile che chi svolge il servizio sia di nuovo lasciato solo a gestire una situazione così complicata e del tutto inedita".