Un centrodestra in assurda schizofrenia ieri sera in Consiglio Comunale. Alla nostra mozione urgente, presentata per discutere del progetto di creazione in Passeggiata Morin di uno spazio per la movida, e finalizzata quindi a discutere del lavoro delle attività commerciali del centro città, il dibattito è stato impedito dalla Maggioranza, con una votazione contraria, e con la giustificazione della pretestuosità e dell'inutilità del documento.
Quindi per loro non serve discutere di un tema che rischierà di impoverire il lavoro per gli operatori commerciali del centro. Perché il progetto, così come pensato dal bando pubblicato, porterà a diminuire la presenza degli avventori e dei giovani tra le strade del centro, per portarli altrove, tagliando le possibilità a quelle attività che non potranno aprirsi lo stand per la crisi economica che ha portato il virus. Un progetto che porterà a sdoppiare quello che già c'è, senza arricchire ulteriormente l'offerta culturale, sociale, ricreativa della città.
Ecco, 1 minuto dopo averci accusato di pretestuosità la stessa Maggioranza ha presentato e discusso una mozione sugli accordi commerciali tra l'Italia e l'Egitto che, è noto a tutti essere, argomento di competenza nazionale, nelle mani del Governo, sulla quale il povero Consiglio Comunale della Spezia niente può fare. E sulla quale il centrodestra ha votato contro un documento che sosteneva il Governo nell'accordo commerciale ma anche nell'azione di diplomazia che sta tenendo con l'Egitto per fare piena luce intorno alla tremenda vicenda dell'uccisione di Giulio Regeni. Ferita ancora aperta per lo Stato e per tutti i cittadini italiani.
Che vergogna, che imbarazzo.
Evidentemente i nostri amici della Maggioranza hanno un'idea distorta delle priorità e degli interessi di questa città. Ma soprattutto non hanno proprio chiari i significati delle parole e delle accuse che lanciano nei confronti degli altri.
Capiamo che abbia iniziato a fare caldo e che gli sbandamenti possano colpire improvvisamente, ma bisognerebbe concentrarsi e focalizzare con lucidità i problemi reali degli spezzini, per evitare di continuare a produrre danni, contro i quali operatori e associazioni di categoria si pongono in dissenso.
Marco Raffaelli
Dina Nobili
Luca Erba
Massimo Baldino Caratozzolo