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Articolo uno: "Fondazione, serve più confronto con la città" In evidenza

Presa di posizione del coordinamento provinciale di Articolo uno: "No a scelte fatte nei salotti, serve maggior coinvolgimento con la città".

Fondazione Carispezia Fondazione Carispezia

"Pochi giorni fa Claudia Ceroni si è dimessa da presidente della Fondazione Carispezia. La sua decisione merita di essere rispettata. Tuttavia indiscrezioni di stampa avevano previsto che l'attuale presidenza sarebbe durata appena un anno. Giusto per far passare il tempo - appunto dodici mesi - in cui l'avvocato Andrea Corradino, lasciata la carica di numero uno di Banca Carispezia, non fosse più incompatibile - per conflitto di interessi - per la presidenza della Fondazione Carispezia", così in una nota il coordinamento provinciale di Articolo Uno.

"Per quest'ultima carica, sempre secondo vari articoli di stampa, era dato per papabile, ma impedito dalla incompatibilità temporanea. È curioso, ma le cose si starebbero verificando come le indiscrezioni e gli articoli di stampa avevano pronosticato. Per un anno quella poltronissima è stata tenuta "calda" e occupata, come accade sui treni dove si mette un cappello sul sedile, in attesa,- sembra - che Corradino fosse finalmente papabile. Ora è libera. E Corradino non è più incompatibile".

"L'ultimo tassello per completare il "pronostico" delle indiscrezioni di stampa è appunto la nomina di Corradino a presidente successore della Ceroni. Ma c'è di più, A quanto pare l'ex presidente della Fondazione Carispezia, avvocato Matteo Melley amico fraterno dell'avvocato Corradino, dopo 19 anni alla guida dell'ente non sarebbe uscito del tutto. Avrebbe semplicemente cambiato poltrona: da presidente della Fondazione sarebbe diventato presidente della Fondazione Eventi, importante realtà che fa capo alla stessa Fondazione Carispezia".

"Il condizionale è d'obbligo. Perché se Melley sia stato ricollocato o meno in questo incarico non è stato comunicato. Forse per distrazione degli organismi dell'ente in genere molto solerti nell'opera di comunicazione. Tutto corretto? Formalmente sì. Ma dal punto di vista del galateo politico e istituzionale c'è molto da discutere. E soprattutto c'è da discutere su come vengono assunte le scelte e decise le nomine all'interno della Fondazione Carispezia e per la Fondazione Carispezia".

"Ente che è assai importante nella vita del territorio spezzino, la cui nascita è avvenuta grazie anche al risparmio dei cittadini. La logica di scelte autoreferenziali, senza un confronto con la città, con le forze politiche e sociali, fatte tra pochi intimi, tra i soliti noti, magari quelli dei salottini riservati, getta un'ombra di opacità che non può non preoccupare. Anche perché la Fondazione può e deve svolgere ora un ruolo decisivo sul piano sociale, economico e culturale nella ripartenza del territorio dopo il Covid 19 e questo potrà accadere solo se ci sarà un rinnovamento nei metodi con una vera apertura trasparente al confronto con le realtà vive dello Spezzino nella gestione, e se si affermerà anche un modo e dei criteri nuovi nello scegliere i suoi organismi dirigenti".

 

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