Una storia straziante, purtroppo non la prima e dobbiamo solo augurarci che sia l’ultima, in questa pandemia.
Un uomo tutto sommato sano, 72 anni, forte, con un fisico robusto, che era entrato al S. Bartolomeo di Sarzana per un intervento all’anca. Intervento riuscito, restava il periodo, noioso e faticoso della fisioterapia, poi la luce.
Purtroppo non è andata così.
L’isolamento, anche dai parenti che erano stati al suo fianco fino all’intervento, i sintomi che anche noi cittadini stavamo, con timore, imparando a riconoscere e poi il virus, vile, inaspettato ma non imprevedibile.
Pochi giorni e la sua storia diventa uno di quei casi, inaccettabili, in cui l’imprudenza e la volontà di non affrontare in modo drastico e con scelte di metodo l’epidemia hanno dato luogo a contagi in luoghi dove l’obiettivo dovrebbe essere non solo la salute ma, anche, la prevenzione.
Una battaglia che abbiamo intrapreso fin dall’inizio, quella di tutelare e separare i pazienti contagiati o a rischio Covid e quelli che non avevano questo rischio.
Una battaglia inspiegabilmente osteggiata e mai messa in campo, nella nostra Provincia, da chi amministra la nostra Liguria.
I numeri sono impietosi: siamo tra le prime 4 Regioni per il rapporto tra contagi e cittadini, poco sotto la Lombardia e prima del Piemonte, la sesta per numero assoluto di contagi, prima di Lazio, Campania, Sicilia e poco sotto la Toscana, dove, per altro, il numero di decessi è inferiore del 40% rispetto al nostro.
Un record davvero poco invidiabile.
Ma ancora oggi chi guida questa Regione rivendica una gestione esemplare dell’epidemia, non si sa se per malafede, incapacità di analisi, propaganda, opportunismo o che altro.
Certamente le risposte che non sono state date in questi 80 giorni dovranno arrivare, magari insieme alle scuse e alle assunzioni di responsabilità, in tutte le sedi, nei confronti dei congiunti di chi, come il 72enne Vincenzo, ha perso la vita per evidenti mancanze gestionali.
Francesco Battistini
Consigliere regionale Italia in comune/Linea Condivisa