Nelle scorse ore abbiamo appreso della scellerata decisione da parte della giunta regionale di commissariare le ASL liguri.
Il carrozzone ALISA, guidato dal commissario Locatelli che non ha nemmeno le competenze per svolgere il ruolo di direttore generale, ha ora in mano la fase 2 della pandemia in Liguria e la nostra preoccupazione non può che aumentare visto lo scenario davvero inquietante ed ancor più grave che ci troveremo di fronte.
Dopo aver assistito a siparietti e teatrini indegni, ora la palla passa, solo ed esclusivamente, a questi personaggi: gli stessi che hanno dimenticato di rinnovare gli appalti per i DPI scaduti ad ottobre 2019 per poi fissare una gara solo pochi giorni fa, a mesi dalla pandemia, lasciando i lavoratori con DPI improvvisati; gli stessi che hanno smistato pazienti Covid-19 un po' ovunque; gli stessi che continuano a giocare sui numeri dei morti e dei contagiati; gli stessi che non hanno seguito nessuno dei criteri dettati dagli epidemiologi e dal buon senso; gli stessi che hanno lasciato morire le persone a casa in attesa di una diagnosi (magari arrivata post mortem) per poi neppure degnarsi di testare i conviventi; gli stessi che non hanno svolto nessuna azione preventiva e diagnostica sui lavoratori della sanità creando focolai persino negli ospedali e in qualsiasi ambiente sanitario.
Alisa commissaria le ASL? Sarebbe il caso venisse commissariata la Regione Liguria!
In mezzo a questo disastro la millantata opposizione si indigna come se ALISA esistesse da 2 giorni, come se il tracollo della sanità ligure non fosse annunciato nella totale deriva degli ultimi 10 anni con chiare responsabilità da parte dell'attuale giunta e della precedente di Centrosinistra!
Adesso basta! La Liguria non può permettersi altri errori come quelli avvenuti in questi mesi dove il Governo della regione continuava e continua ad ostentare ottimismo strumentalizzando l'emergenza per far campagna elettorale contro numeri reali che dicono ben altro.
Da parte nostra, di certo, non c'è nessuna intenzione di sottoscrivere le "indignazioni elettorali" di chi stava a guardare mentre alla sanità ligure veniva inflitto il colpo di grazia dopo che proprio loro ne avevano iniziato la demolizione.
Come Partito Comunista Italiano riprenderemo presto la nostra campagna per una sanità pubblica, gratuita e di qualità, pronti a qualsiasi tipo di mobilitazione a tutela del nostro territorio e di un diritto fondamentale come quello alla salute. Non permetteremo che, ancora una volta, le responsabilità di certi "personaggi" e la sconsiderata operazione di commissariamento delle ASL ricada sulle spalle di operatori sanitari e cittadini.
PARTITO COMUNISTA ITALIANO
Federazione della Liguria