"Caro Presidente, al di là delle scelte politiche adottate nell'ordinanza, con la quale apprendiamo come A.Li.Sa dovrà affrontare il prossimo cammino, siamo curiosi ma anche attenti protagonisti, e pertanto chiediamo di conoscere preventivamente l'organizzazione interna della quale A.Li.Sa dovrà dotarsi nell'attuale panorama", si apre così la lettera che la segreteria Uil Fpl Genova e Liguria invia al presidente di Regione Liguria Giovanni Toti.
"Ciò anche in relazione e nel rispetto dell'applicazione del Protocollo Nazionale del 24 marzo 2020, che prevede l'attivazione di Comitati regionali e il confronto preventivo con le rappresentanze sindacali presenti nei luoghi di lavoro, affinché ogni misura adottata possa essere condivisa e resa più efficace dal contributo di esperienza delle persone che lavorano".
"In questo particolare momento epidemiologico, caratterizzato dalla ripresa delle attività nel rispetto delle necessarie condizioni di sicurezza. Vogliamo sottolineare come sia più che mai indispensabile che tra istituzioni e organizzazioni sindacali si instauri un rapporto di leale collaborazione e di totale condivisione dell'obiettivo da raggiungere, peraltro non negoziabile: la sicurezza degli operatori sul luogo di lavoro. Ma evidentemente non per tutti è così importante. Si legge, inoltre , che A.Li.Sa potrà disporre anche del personale delle strutture aziendali. Tradotto, una nuova organizzazione all'interno di quella che oggi A.Li.Sa già rappresenta, incrementata dalla partecipazione delle Aziende?".
"Un "soggetto" terzo che non può essere scollato dalle già non troppo corrette, se non inesistenti, relazioni sindacali? Una scelta che ci lascia perplessi soprattutto in un momento estremamente delicato nel quale occorre gestire la fase due".
"Escludere il confronto con i rappresentanti dei lavoratori appare chiaramente inopportuno, considerato che A.Li.Sa, in questi mesi, non ha certo brillato per trasparenza, efficienza e organizzazione e tenuto conto degli accordi raggiunti a livello nazionale sopra citati".
"Nelle RSA continua lo stato di emergenza, quotidianamente purtroppo ci riferiscono di nuovi contagi, e gli approvvigionamenti per garantire i dovuti DPI al personale continuano a registrare gravi carenze, per non parlare di come si è voluto organizzare e gestire l'effettuazione dei tamponi e dei sierologici, mettendo in luce la Liguria come fanalino di coda tra le Regioni per il numero più basso di test di verifica effettuati sulla popolazione".