"La Provincia della Spezia ha adottato già da qualche anno un Piano pluriennale di riequilibrio economico finanziario conseguente alla dichiarazione di predissesto. Ciò si è reso necessario come conseguenza diretta dei tagli colpevolmente decisi dai Governi di centrosinistra a guida Renzi, prima, e Gentiloni subito dopo.
Il deficit accumulato dalla Provincia in questi cinque anni non è figlio di nessuno: i responsabili politici di questo debito milionario sono ben identificati e, buona parte di costoro, compongono l'attuale maggioranza di Governo.
Pur non avendone responsabilità, la mia amministrazione sta riparando quel misfatto politico amministrativo.
L'alienazione di patrimonio dell'Ente come, ad esempio, l'ex autorimessa di via XXIV Maggio oppure la villetta di viale Italia o gli altri beni messi all'asta pochi mesi fa, è lo strumento di legge previsto e, come facilmente intuibile, vincolato a questo scopo: sanare un considerevole debito pregresso.
Gli appelli strumentali di coloro che militano nell'area politica colpevole di questo deficit, sono veramente sfacciati: rammento a tutti l'impegno straordinario che la mia amministrazione sta mettendo nel reperire risorse da investire sulle strade provinciali, sulle nostre scuole, sulla sicurezza dei nostri ponti e viadotti.
Invece di predicare appelli per invitarmi a violare la legge italiana e portare così la Provincia tutta in Corte dei Conti, perché costoro non si rivolgono al MEF chiedendo un definitivo risanamento dei bilanci delle Province come, peraltro, io sto facendo tutti i giorni e in tutte le sedi?
Lungo questo 2020, così tragico e straordinario, cercheremo ogni strumento per mettere ancor più risorse su strade e scuole di quelle incassate con l'alienazione dell'autorimessa. Ma le ricette intrise di faciloneria che vorrebbero disattendere la legge e le deliberazioni della stessa Provincia sono una polpetta avvelenata che rimando volentieri ai politici di centrosinistra: la mia è un'amministrazione che non fa furbate e non vende fumo ai cittadini.
Troveremo le risorse e continueremo a investire in viabilità e scuole ma, allo stesso modo, non verremo meno agli obblighi che dobbiamo adempiere per ripagare il debito delle politiche di centrosinistra sulle province".
Pierluigi Peracchini
Presidente della Provincia della Spezia