Non è il momento, come ho già già precisato, delle polemiche politiche e resta auspicabile un’ampia coesione all’interno dei processi decisionali delegati alla gestione del quadro epidemiologico. Le nostre ripetute osservazioni, che interpellano il modus operandi di ASL 5, non solo appaiono legittime alle luce del quadro attuale, ma restano scevre da qualsiasi strumentalità: rappresentano invece un servizio reso ai cittadini, al personale medico-sanitario e, paradossalmente, anche alle forze politiche che hanno il difficile compito di governare l'emergenza.
Appare ormai chiaro, infatti, che la necessità di riorganizzare reparti e strategie ospedaliere non sia più deferibile. Soprattutto non è tollerabile il silenzio della direzione di ASL 5 rispetto alle scelte compiute finora e alla mancata programmazione in merito all’ospedalizzazione dei pazienti covid-19.
ASL 5 deve spiegare perché, trascorso il periodo di piena emergenza, si stia ancora esitando nelle procedure atte al contenimento della diffusione del virus nelle corsie e perché non si ricorra alle specifiche misure di isolamento e inquadramento covid-19 adottate nelle altre strutture italiane .
Questo tema è chiaramente trasversale ed impegna tutte le forze politiche ed il Sindaco Peracchini in uno sforzo comune, finalizzato alla graduale risoluzione della fase emergenziale e al benessere dell'intera comunità.
Noi siamo pronti a sostenere l’azione di chi governa senza alcuna strumentalizzazione, ma chiediamo un’azione comune di condivisione e controllo nei confronti delle gravi problematicità che permangono nella gestione degli isolamenti, della sanificazione dei reparti e nelle scelte di trasferimento in strutture altamente sensibili che, come il Don Gnocchi, vanno comprensibilmente salvaguardate dalla contaminazione.
NICOLA DE BENEDETTO
Sinistra Italiana - Segreteria regionale - Ass nazionale