«In qualità di vicepresidente della commissione regionale sanità, al momento l’unico titolato, ho deciso di convocare la commissione per affrontare istituzionalmente la situazione nelle RSA e nelle carceri liguri. L’obiettivo è fare finalmente chiarezza sui numeri dell’emergenza Covid-19». Lo dichiara il capogruppo di Linea Condivisa Gianni Pastorino.
«Le notizie che giungono dalle case di riposo, come abbiamo spesso denunciato, sono sempre più preoccupanti. Sia per l’alto numero di contagi fra ospiti, personale sanitario e assistenti, sia per la quantità di decessi che non vengono accertati per coronavirus, pur avendo manifestato tutti i sintomi –chiarisce Pastorino - Il fatto pone problemi di non poco conto anche agli addetti dei servizi funebri, i quali si trovano ad affrontare la circostanza di sospetti contagi senza avere certezza della diagnosi. I protocolli stabiliti da A.Li.Sa per le RSA ci sembrano approssimativi e spesso contradditori. Anche la scelta di sottoporre i dipendenti ai test sierologici non è supportata da procedure conseguenti, nel caso in cui la persona risulti positiva al virus».
«Analogamente, ci preoccupa la situazione registrata nelle carceri liguri, che rischiano di diventare un ulteriore focolaio di contagio. È messa a repentaglio la salute dei detenuti ma anche quella di chi vi lavora a vario titolo, quindi appartenenti alla polizia penitenziaria e il personale amministrativo. In merito chiederemo riscontri all’assessore Viale –conclude Pastorino - È necessario che la giunta dia risposte concrete su entrambi i fronti. E che siano risposte di prospettiva, visto che è impensabile gestire l’emergenza solo giorno per giorno. Serve una visione chiara sulle settimane a venire. I racconti di parenti e operatori sanitari sono un monito: ciò che sta avvenendo nelle RSA della nostra regione è davvero impressionante, per cui è dovere della politica intervenire e mettere in campo misure efficaci».