“Vediamo una serie di decisioni che vengono prese giorno dopo giorno. Era nell’aria ma devo dire che sono frastornato in tutto questo”, così il governatore della Regione Liguria Giovanni Toti in una diretta Facebook dopo l’annuncio del premier Giuseppe Conte di ieri sera.
“Partecipo con zelo alle riunioni che il governo convoca, con i tecnici della Regione, ascoltiamo l’Istituto Superiore di Sanità su tamponi e vaccini, ascoltiamo le raccomandazioni del Governo per lavorare uniti e di comune accordo e di seguire ovviamente i consigli della scienza. Tutte le volte però il giorno dopo, con questa serie di messaggi drammatici a puntate si cambia sempre qualcosa dell’impostazione”.
“Lo dico senza polemica, il momento è difficile per tutti, per il Governo, per i medici, per noi, per la protezione civile, ma proprio per questo bisognerebbe avere una linea e tenerla qualche ora, altrimenti si rischia di diventare una telenovela”.
“Lo dico con grande serietà perché il momento è drammatico. Mi sembra che non ci sia un’analisi della situazione e si segua un po’ l’emotività del momento. Io ho il timore che questi messaggi mostrino la fragilità di una classe dirigente di questo paese a tutti i livelli che non sa come affrontare questa emergenza”.
“C’è bisogno di rigore e serietà e tenere i punti cardinali che ci danno gli epidemiologi. Non so se la decisione di bloccare il paese sia quella più giusta, lo dico soprattutto nel metodo. Noi vinceremo sicuramente la sfida con il coronavirus, l’umanità ha superato la peste, il colera e la spagnola al termine della prima guerra mondiale. Pagheremo un prezzo, purtroppo vedremo morire tante persone, è inutile negarcelo, però in tutto questo non dobbiamo perdere la sacralità delle istituzioni e la capacità di decidere razionalmente assumendoci delle responsabilità”.
“Reagire in modo emotivo a questa situazione non è il modo migliore. Dobbiamo prendere una linea e mantenerla, in questo momento la cosa fondamentale è dirci la verità. Non sappiamo quanto durerà, ma non durerà in eterno. Non sappiamo quanto dolore provocherà, sicuramente però ne provocherà tanto”.
“Applicheremo le misure che Conte ha annunciato sperando siano quelle più utili per il paese. Spero che questa volta il Governo abbia fatto la scelta migliore, il senso del dover oggi deve prevalere in tutte le categorie. Spero che i cittadini in questo momento si chiedano dove sono più utili in uno sforzo comune per vincere questa battaglia”.
Mi pare che il Presidente della Regione - e smettiamola per favore di chiamarlo governatore; è’ un primus inter pares tra i suoi assessori e non governa un bel nulla come unico soggetto .. - abbia perso un’altra occasione per tacere per almeno due motivi.
Primo : è’ il momento dell’unità e della necessità che i cittadini percepiscano le Istituzioni come sotto un’unica regia. In particolare nell’aspetto informativo e comunicativo. Che il Presidente della Regione dica cio che va qui affermando nel colloquio diretto e “riservato” con il Presidente del COnsiglio dei Ministri. Lo ha fatto?
Secondo : ma di quali verità che dobbiamo dirci parla il Presidente Toti? Dell’organizzazione sanitaria regionale nell’attuale emergenza ? Organizzazione delegata da Alisa che dirige tutto da Genova e che non sa - e non vuole sapere - come vivono attualmente l’emergenza i tanti operatori sanitari, spremuti fino all’osso e senza ascoltare le proposte che gli stessi vanno da giorni formulando. Forse le “verità” che qualche dirigente sanitario va dicendo solo dietro autorizzazione della stessa ALisa. ? La verità - nei fatti - e’ che fino ad oggi non c’è’ nessun piano sanitario di emergenza nella nostra ASL 5 e che le decisioni vengono prese giorno per giorno