Un consiglio comunale in cui gli argomenti all'ordine del giorno sono passati in secondo piano. Dopo la prima discussione votata all'unanimità in maniera favorevole relativamente alla mozione della consigliera M5S Giorgi, in cui si impegna l'amministrazione comunale al contrasto del bullismo e cyberbullismo, poco si è discusso nel merito degli altri argomenti all'ordine del giorno.
Sarzana Popolare ha chiesto di rinviare la mozione della discordia sulla sicurezza a dopo l'approvazione del bilancio. "Cosa c'entra il bilancio con la sicurezza? - è intervenuto Mione Le stanze del Comune non sono insonorizzate e abbiamo sentito. Fate le riunioni prima dove non vi sente nessuno". Lasciando intendere che il ritardo fosse dovuto proprio a forti contrasti nella maggioranza.
Il resto della seduta è stato caratterizzato dagli attacchi dello stesso Mione ai membri della maggioranza, con l'accusa, tra l'altro, rivolta a Rampi di essere un "fascistello di provincia", e Iacopi "un coniglio".
Gli ha risposto Precetti accusato di aver raccontato "balle". Il consigliere di Sarzana Popolare sarcasticamente si ritiene lusingato di essere finalmente anch'egli oggetto degli attacchi di Mione, e dopo aver dato piena solidarietà al presidente del consiglio comunale sottolinea più volte il fatto che non vi siano state in due anni azioni propositive da parte dello stesso Mione, ma che si sia semplicemente limitato a firmare mozioni di altri e ad insultare gli avversari.
Successivamente si è parlato poco di Sarzana e molto delle vicende di Bibbiano e di politica nazionale; con 9 voti favorevoli della maggioranza, l'astensione della Giorgi e 4 contrari della minoranza è stata comunque approvata la mozione in cui l'amministrazione si impegna a vigilare affinché a Sarzana non vi siano ombre sulle procedure di affidamento dei minori.
(foto di repertorio)