La tecnica della palla spedita in tribuna la conoscono anche i bambini. Toti, Giampedrone e anche il Sindaco Peracchini ne sono ottimi campioni, purtroppo.
Il guaio è che la stanno praticando a spese dei cittadini.
La vicenda della Centrale ENEL della Spezia ne è un esempio lampante.
Con il documento che abbiamo proposto in Consiglio e sul quale siamo riusciti ad avere la convergenza di tutti costringiamo, finalmente, il Presidente Toti a prendere una posizione univoca e chiara: NO alle fonti fossili a Vallegrande!
Diciamo, dunque, basta con le ambiguità che hanno prodotto solo incertezza e hanno avvantaggiato ENEL nei suoi intenti.
Ripercorrendo alcune tappe fondamentali è chiaro che siamo arrivati quasi a fine partita per colpa della Regione e ora dobbiamo lottare ancora più duramente per far sentire la voce del nostro territorio.
Il Governo targato M5S e Lega, infatti, si è insediato il primo giugno del 2018 ed è rimasto in carica fino all'agosto dell'anno successivo. Fintanto che in Consiglio dei Ministri sedeva la Lega, forza politica fondamentale per le sorti di Toti e Peracchini, sia la Giunta regionale sia l'Amministrazione spezzina non hanno mai mosso un dito. Anzi, addirittura, il Sindaco della Spezia, evidentemente in accordo con Toti, aveva proposto, e fatto approvare dalla sua maggioranza nell'autunno del 2018, un documento che chiedeva a ENEL di rimanere producendo energia attraverso il gas.
Insomma, tanto tempo perso e porte spalancate al progetto di riconversione di ENEL.
Tutto senza alcuna discussione di merito tra azienda, istituzioni, ministeri e tessuto socioeconomico del territorio.
I grandi attori di questo dannoso immobilismo sono proprio stati Toti e Giampedrone che, inizialmente, per mero comodo elettorale, hanno lasciato che ENEL facesse il bello e il cattivo tempo senza agire.
Per esempio la nostra mozione sulla riconversione attraverso un confronto partecipativo sul modello del Futur-e non è stata discussa tempestivamente e quando è arrivata in Aula, invece di essere approvata, è stata spedita in Commissione per ulteriori approfondimenti.
Un modo triste per perdere altro tempo prezioso.
Ora però abbiamo forzato la mano. Siamo al dunque.
Ora la Regione deve scrivere al MiSE per farsi portavoce delle istanze spezzine: niente riconversione con turbogas; valutazione di impatto ambientale ordinaria sul progetto di ENEL e tavolo di confronto per realizzare un progetto complessivo sull'area di Vallegrande.
Basta dunque con i rimpalli. Toti inizi a far meno propaganda e a lavorare.
Da quando si è insediato oltre le chiacchiere abbiamo visto ben poco.
Dal canto nostro contatteremo i nostri Parlamentari e faremo tutta pressione necessaria affinché il Ministero dell'Ambiente si esprima ascoltando le istanze degli spezzini.
Francesco Battistini
Consigliere regionale
Italia in comune/Linea Condivisa