"La risposta fornita dal Presidente di Recos circa l'eventuale richiesta di informazioni da parte dell'Unione Europea è formalmente ineccepibile.
Il difetto sta nella sostanza. È chiaro che l'azienda sia pronta, qualora fosse necessario, a fornire tutte le informazioni. E ancor più chiaro è il fatto che Recos, in quanto impresa privata, abbia come obiettivo la produzione di fatturati e utili all'interno di quello che è il suo business primario: la gestione dei rifiuti.
In quest'ottica non stupisce che la proposta inviata dalla società ai 6 Comuni interessati dagli impianti esistenti e dal nuovo biodigestore, sia prettamente un affare economico: "un nostro impianto crea disagio? Siamo pronti a pagare il disturbo".
Come se esistesse una cifra congrua che possa sanare qualunque cosa, anche il potenziale danno alla salute dei cittadini o all'ambiente. Tutti rischi, questi, che, lo ricordiamo, nessuno può escludere in maniera assoluta.
Il concetto dal quale noi partiamo e che contestiamo a questa nuova uscita di Recos, dai toni arroganti, è: non tutto a questo mondo può essere comprato e dunque monetizzato!
Per questo riteniamo che debba essere la politica ad assumersi le responsabilità di pianificare l'assetto del territorio respingendo al mittente qualunque offerta economica che abbia i presupposti illustrati dal Presidente di Recos.
È necessario prendere decisioni che abbiano come interesse primario la salute dei cittadini e la tutela dell'ambiente in cui vivono. E se molte delle amministrazioni dei Comuni interessati hanno già annunciato la propria opposizione, di tutt'altro segno pare essere l'intenzione della Giunta regionale guidata da Toti e Giampedrone. Per loro il nuovo impianto di biodigestione deve essere costruito. A Saliceti.
Noi invece continueremo a essere sulle barricate con i cittadini e a opporci nelle sedi istituzionali. L'attuale assetto del Piano regionale per la gestione dei rifiuti è indubbiamente mutato. Ciò che chiediamo è che venga aperta una procedura di valutazione ambientale strategica che, oltre a permettere la più ampia partecipazione di comitati, associazioni e singoli cittadini, metta a confronto scenari e tecnologie alternative".
Francesco Battistini
Consigliere regionale Italia in comune/Linea Condivisa