"Apprendiamo con profondo imbarazzo ma senza stupore la scelta dell’Amministrazione Comunale della Spezia che ha deciso di dedicare una targa alla memoria di Bettino Craxi, mentre esce un film su di lui come una sorta di beatificazione, nel nome di chissà quale strana idea di “normale” connessione tra politica e malaffare.
Quindi va bene che ci sono sentenze (definitive!) di colpevolezza, ma, insomma, cosa vogliamo che sia? Noi del Movimento 5 Stelle, notoriamente incompetenti e inesperti, siamo gli unici a meravigliarci di ciò? Possibile che a politici “esperti e competenti” sfugga che un delinquente conclamato è un delinquente, perché, appunto, delinque, indipendentemente dalla sua posizione sociale e politica?
Stiamo parlando dell’uomo-simbolo di Tangentopoli, di colui che prese, a suo dire, “mazzette per il partito”, salvo poi acquistare appartamenti a New York e altrove, quello condannato non per motivi politici, ma per le tangenti Eni-Sai e della metropolitana milanese, per la maxi-tangente Enimont e la bancarotta fraudolenta...e lasciamo stare che altri processi furono estinti per la “sopravvenuta morte del reo”. Che, appunto era un reo, non un eroe romantico.
Quel “peccato veniale”, come pare considerarlo la nostra Giunta comunale, ci è costato (e con “ci” intendiamo a noi italiani) il collasso della lira e la sua sospensione dallo SME, un debito pubblico insopportabile, il prelievo forzoso dai conti correnti come una pugnalata alle spalle in una notte d’estate.
Fu proprio Tangentopoli a dare il la a quella crisi e, guarda un po’, il direttore d’orchestra fu proprio quel Bettino Craxi a cui la memoria corta e/o la malafede di alcuni italiani, tra cui i nostri amministratori spezzini, vuole dedicare una targa commemorativa, in nome dei suoi “tanti meriti”.
Tanti meriti? Anche tralasciando le colpe (penalmente accertate), è un merito essersene andato nel suo buen retiro dorato di Hammamet, senza affrontare la giustizia, ma vivendo da latitante, un po’ come hanno fatto vari personaggi non proprio raccomandabili? Non scherziamo.
I nostri Amministratori spezzini, tutti orgogliosi di un politico di tal fatta, dimenticano che continuano ad auto incensarsi come artefici di “cambiamento” (salvo poi adeguarsi a canoni di comodo) e che se lo stesso crimine l’avesse commesso un cittadino qualunque altro che targa gli avrebbero dedicato!
Ah già, i meriti politici esulano dai demeriti civili. Ma allora la legge non è uguale per tutti? Con vivo rammarico e profonda vergogna dobbiamo ritenere che per la nostra Giunta Comunale, evidentemente, aveva ragione George Orwell, nella Fattoria degli animali, quando affermava che tutti gli animali sono uguali ma alcuni... sono più uguali degli altri".
Il gruppo consiliare del M5S della Spezia
Donatella Del Turco
Jessica De Muro