"Abbiamo letto il comunicato di Melley e Centi e siamo rimasti esterrefatti! Equiparare Craxi ad Escrivà è davvero un bell’ardire, forse i due consiglieri sono ancora obnubilati da un mai sopito furore giustizialista che ha alimentato e sedimentato su Craxi un giudizio storico del tutto negativo: il super ladro emblema di tutte le ruberie della prima repubblica.
Di tutto il resto della sua opera (l’operato in favore dei democratici spagnoli, greci, cileni quando era all’Internazionale socialista, il costante operato in difesa dei palestinesi, la ripresa del Psi, che aveva ereditato morente, la battaglia per salvare Moro, il nuovo Concordato, la tematica della grande riforma, la giornata di Sigonella, la legge 400, l’appoggio ai referendum radicali sulla giustizia, il tentativo di fondare una cultura realmente riformista, la campagna contro la droga eccetera) hanno voluto cancellare anche il più lontano ricordo.
C’è un’altra questione da considerare, che riguarda la storia pubblica del nostro Paese che dall’ottocento in poi decise di intitolare vie e piazze ai protagonisti delle varie epoche, un modo efficace per creare radici identitarie a seconda dei periodi storici.
Oggi qualcuno potrebbe avere da ridire su una delle tante piazze e strade intitolate al generale Luigi Cadorna (gettò sui soldati, che aveva mandato al massacro, la colpa del disastro di Caporetto) o su Giolitti che non poteva esibire una patente particolarmente immacolata ma non possiamo mettere in discussione i suoi meriti nella modernizzazione del paese, ma persino il più grande statista della storia nazionale, il Conte Camillo Benso di Cavour non è che sia sempre stato disinteressatissimo nella gestione della cosa pubblica, ma voglio sperare che non spunti qualche imbecille che al grido di “Onestà onestà” chieda di revocare l’intestazione di tutte le strade e le piazze a suo nome!
Per i socialisti la lotta alla corruzione va fatta ed anche con molta decisione, ma senza perdere di vista gli altri doveri del politico ed avendo bene in mente che la peggiore forma di disonestà è occupare un posto per il quale non si abbiano le competenze e le capacità intellettive necessarie.
Nel 2010 il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha dichiarato che ‘la figura di Craxi non può venir sacrificata al solo discorso sulle sue responsabilità sanzionate per via giudiziaria’. Craxi va considerato come figura di leader politico e di uomo di governo impegnato nella guida dell’esecutivo e nella rappresentanza dell’Italia sul terreno delle relazioni internazionali. Il nostro Stato democratico non può consentirsi distorsioni e rimozioni del genere.
Per questo i socialisti spezzini hanno chiesto al Sindaco della città di intitolare una via o una piazza a Bettino Craxi nel ventesimo anniversario della sua morte".
Il Segretario della Federazione Provinciale del PSI
Giorgio Brero