Parte a razzo il nuovo anno del consiglio comunale spezzino, con un colpo di scena destinato a cambiare gli equilibri politici all’interno del Partito Democratico e del centrosinistra locale.
Il consigliere Massimo Baldino Caratozzolo, infatti, sarebbe pronto a entrare nel gruppo del Pd, oggi formato da Marco Raffaelli (capogruppo), Luca Erba e Dina Nobili.
La possibilità di un suo passaggio nel gruppo dem era nell’aria già nei mesi scorsi, ma nelle ultime settimane, complice la definitiva rottura con il presidente del consiglio comunale Giulio Guerri, si è registrata un’accelerazione che dovrebbe portare all’annuncio ufficiale domani, durante una conferenza stampa.
Ma sottotraccia si registrano già movimenti di altri esponenti locali del centrosinistra, che sarebbero pronti a seguire in scia Baldino aggiungendosi alle fila del Pd. Uno stravolgimento che scompaginerebbe gli equilibri all’interno del partito ma anche il quadro politico locale in vista delle imminenti elezioni regionali. Tanto che già in molti si chiedono chi sarà a seguire Caratozzolo in questa “migrazione” nel Pd.
Uno dei profili più quotati è di sicuro quello del consigliere comunale di minoranza Luigi Liguori: già da molti mesi, non a caso, si è rafforzata la stretta collaborazione tra Baldino, Liguori e Dina Nobili. Quest’ultima condivide con i due consiglieri interventi e posizioni politiche ormai più spesso di quanto accada con i colleghi del Pd Raffaelli ed Erba. Un’alleanza che potrebbe riproporsi anche all’interno del gruppo del Partito Democratico, nella non improbabile ipotesi in cui anche Liguori seguisse Caratozzolo e Nobili all’interno della corrente di maggioranza del Pd.
Un ipotetico asse Baldino-Liguori-Nobili all’interno del gruppo consiliare dem, infatti, potrebbe mettere numericamente in minoranza gli altri due componenti del gruppo. In particolare, se ciò si verificasse, potrebbe saltare la carica di capogruppo di Marco Raffaelli, che in uno scenario non troppo fantapolitico potrebbe essere sostituito, con un colpo di scena inaspettato, proprio dal neoiscritto Pd Massimo Baldino.
Neoiscritto, sì, perché Baldino ha ottenuto, insieme ad altri, la tessera del Partito Democratico pochi giorni prima della fine dell’anno – giusto in tempo per la chiusura della campagna di tesseramento del partito, entro la fine di gennaio – con la “benedizione”, secondo alcune ricostruzioni, dello spezzino Andrea Orlando.
Il vicesegretario nazionale del Pd avrebbe dato il suo consenso all’operazione, che potrebbe coinvolgere non soltanto l’ex consigliere di maggioranza, in un momento in cui la federazione spezzina è ancora guidata dal commissario Daniele Borioli, in attesa del congresso provinciale che dovrà ridefinire tutte le cariche locali del partito.