"Non lo considero una star. E' un politico sul quale è calato un silenzio assordante da decenni, anche ingiusto. Non è un film contro "Mani Pulite", si racconta l'agonia di Craxi, prendo in esame sei-sette mesi della sua vita e racconto la lunga agonia, quella di un uomo di potere che ha perso il potere e va verso la morte!" ha detto Gianni Amelio alla presentazione del film Hammamet, oggi in uscita nelle sale cinematografiche, a dieci giorni dal ventennale della morte di Bettino Craxi.
Una ricorrenza che non è sfuggita a Flavio Cavallini, che ha riproposto al Comune della Spezia di apporre all’interno dell'ex cinema-teatro Odeon (oggi Mediateca Regionale Ligure "Sergio Fregoso") una targa commemorativa che ricordi che "lì è nata e morta la breve, ma intensa vita del leader socialista on. Benedetto “Bettino” Craxi".
"Condivido la pietas del regista Amelio -afferma Flavio Cavallini-, poiché Craxi fu statista innovativo e leader risoluto, pragmatico interprete del riformismo sociale ed economico. E, come ricordò l’organo di stampa della Santa Sede, sempre si impegnò a favore dei paesi più deboli. Errori e responsabilità non devono cancellare i meriti, anche internazionali. Ed in queste ore buie per la pace nel mondo tutti sentono il bisogno di riavere alla guida del Paese politici che sappiano governare. Non a caso il suo nome riecheggia costantemente, per la capacità ed il coraggio che dimostrò nell'affrontare e risolvere la "crisi di Sigonella".