Il nuovo preside del complesso delle scuole superiori sarzanesi, appena arrivato, ha subito iniziato compiendo una violazione di legge. Infatti venerdì 20 ha invitato gli studenti a partecipare a una messa cattolica nella cattedrale di S. Maria.
La pratica di far partecipare studenti a riti religiosi in sostituzione delle normali lezioni è una palese violazione delle regole. Ancor più grave è la discriminazione che viene praticata verso quagli studenti che decideranno di restare a scuola e non partecipare alla messa. In questo caso il preside ha invitato gli insegnanti a tenersi a disposizione per impartire le lezioni ordinarie.
Sono anche i sostenitori dell’insegnamento della religione (siamo uno dei pochi paesi in Europa a mantenerlo) a pretendere che agli studenti che non frequentano le ore di religione non vengano impartite lezioni ordinarie per non avvantaggiarli rispetto ai credenti. I regolamenti prevedono in questi casi ore alternative da proporre ai ragazzi.
Così facendo si esercita una pressione psicologica sui ragazzi per farli partecipare al rito, al quale evidentemente partecipano ben poco di propria spontanea volontà. La scelta religiosa è sempre un fatto privato, che dovrebbe essere volontario e al di fuori dell’orario scolastico. Non è comprensibile perché una scuola debba “invitare” gli studenti a partecipare a momenti di culto.
Il preside, forse accortosi tardivamente della scorrettezza commessa, ha cercato di rimediare dicendo che naturalmente è disponibile a consentire anche ad altre religioni uguali possibilità
Questa è una discriminazione ancor più grave, perché si considerano solo le religioni, ignorando che la percentuale più alta di non cattolici non è da cercarsi in altre religioni, che rappresentano circa il 4% della popolazione nelle nostre zone, ma negli atei o agnostici che rappresentano ben il 41% dei cittadini, che tali si dichiarano (dati ISTAT per la provincia della Spezia), ma, come al solito, degli atei e degli agnostici si preferisce non parlare e fingere semplicemente che non esistano.
Nicola Caprioni
ex Assessore Comune di Sarzana