Stop al progetto di riqualificazione della piazza, uno studio commerciale sul futuro “format” del mercato, un aumento delle risorse dalla Regione, uno studio sulla fattibilità di parcheggi in struttura (o anche in zone limitrofe nel centro) e interventi urgenti di manutenzione sull’attuale struttura per prevenire infiltrazioni d’acqua e altri problemi impellenti.
Queste le richieste che domani sera tutti i gruppi di opposizione faranno all’amministrazione attraverso una mozione urgente, durante il consiglio comunale straordinario in programma sul dossier della riqualificazione di piazza del mercato.
Nel documento, centrosinistra e Movimento 5 Stelle ricostruiscono tutti i passaggi della controversa vicenda, dal percorso di partecipazione fino alle attuali polemiche, iniziando dalle linee programmatiche dell’allora candidato sindaco Pierluigi Peracchini, che prevedevano la riqualificazione della piazza attraverso un concorso di idee, “dando la possibilità ai cittadini di scegliere il miglior progetto”.
Come noto, il piano di riqualificazione uscito vincitore, finanziato con 4,2 milioni di euro di fondi regionali, ha attirato pesanti critiche sia dai commercianti che dalla stessa maggioranza di centrodestra, soprattutto per la mancata previsione di ulteriori parcheggi nell’area.
Tutto è iniziato con il percorso partecipativo che ha coinvolto la cittadinanza, operatori compresi: a fine 2017 Peracchini e l’assessore ai lavori pubblici Luca Piaggi presentano i risultati dei questionari, affermando, come ricorda l’opposizione, che “il progetto non sarà calato dall’alto, dalla penna di un archistar, ma terrà conto degli input che sono già stati richiesti agli spezzini”. L’obiettivo in quei giorni era far partire i lavori nel 2019.
Dai risultati dei questionari emerge che la maggioranza degli intervistati pensa che “riguardo all’accessibilità della piazza sia rilevante la difficoltà a trovare parcheggio” e che “riguardo al futuro della piazza si ritiene molto rilevante il parcheggio”. Una richiesta chiara che oggi operatori, forze di opposizione e maggioranza accusano l’amministrazione di non aver rispettato.
Ad agosto 2018 scatta la seconda fase del percorso partecipativo: viene lanciato il concorso di idee per la riqualificazione architettonica, impiantistica e commerciale di piazza Cavour. Su 13 progetti, la commissione tecnica del Comune ne sceglie 5, meritevoli di un successivo approfondimento. In questa fase l’assessore Piaggi spiega che l’esecuzione dei lavori potrà iniziare a inizio 2020.
A fine maggio 2018 viene pubblicata la classifica dei 5 progetti selezionati: al primo posto compare quello dei professionisti Falcone, Vendemmia, Romano e D’Errico, che prevede l’abbattimento delle vele centrali, box fissi e chiusure mobili sui lati della piazza.
Da quel momento si fanno sempre più forti le critiche indirizzate all’amministrazione, che boccia l’ipotesi di realizzare un parcheggio in struttura a un piano superiore. Successivamente viene presentato il progetto di fattibilità, poi inviato alla Regione.
“Il problema della perdita delle risorse del fondo regionale – scrive la minoranza nella mozione – che l’amministrazione ha avanzato per giustificare l’accelerazione sui procedimenti di deliberazione del progetto scelto, potrebbe essere facilmente superato, accordandosi con Regione Liguria per una restituzione delle somme date, con l’impegno di riceverle una volta pronti ad eseguire i lavori di un progetto che tenga conto delle esigenze che oggi vengono avanzate”.
Sempre al capitolo risorse, l’opposizione incalza: “Il problema della limitazione delle risorse disponibili, che l’amministrazione ha avanzato per giustificare l’impossibilità di realizzare un progetto che tenesse conto, all’interno della riqualificazione della piazza, di un parcheggio in struttura sotterranea o sopraelevata, potrebbe essere facilmente superato attraverso: 1) la richiesta alla Regione Liguria di ulteriori somme, oltre quelle che verrebbero riconsegnate dalla stessa al Comune 2) lo spostamento sul progetto della riqualificazione di piazza del mercato, delle risorse regionali oggi impiegate per progettare e realizzare opere pubbliche di cui la città non ha bisogno, e sulle quali si è già formata un’opinione critica, quali, ad esempio: la sopraelevata piazza sospesa e la pista ciclabile Miglio blu”.
Tra le richieste che verranno avanzate domani sera da centrosinistra e M5S, anche quella di “un modello di gestione della struttura basato su un rapporto autonomo e rappresentativo degli operatori (consorzio di gestione, CIV, o altro) che, sulla base di apposite convenzioni da stipularsi con l’amministrazione, si occupasse della gestione, manutenzione ordinaria e pulizia del complesso, oltre che dei servizi di marketing e di formazione della piazza”.