“Un’opera inutile, dannosa, illegale e costosa”. Ha aperto le danze senza tanti giri di parole, oggi nelle commissioni ambiente e lavori pubblici, Giovanni Gabriele di Italia Nostra. Ad affiancarlo anche Fabio Giacomazzi di Legambiente e Franco Arbasetti dei VAS (Verdi ambiente e società): gli ambientalisti hanno bocciato il progetto della piazza sospesa che dovrebbe collegare la città al mare, su cui erano già piovute copiose critiche anche dalla stessa maggioranza di centrodestra.
“Ci siamo stupiti per aver trovato su TripAdvisor tanti pareri entusiastici da parte dei turisti che hanno lasciato dei commenti sulla zona dei giardini pubblici e di passeggiata Morin – ha spiegato Gabriele – Tra questi pareri non ne abbiamo trovato nemmeno uno che sottolinea la difficoltà di accesso al fronte a mare, che si vorrebbe risolvere realizzando la passerella. Così facendo si finirebbe per snaturare un’area di pregio come quella dei giardini, vincolata con un decreto ministeriale nel 1950”.
Critiche sono arrivate anche da parte di Giacomazzi di Legambiente, che ha sottolineato come la passerella su viale Italia “interromperebbe” quel cannocchiale visivo che, almeno dal punto di vista ottico, collega davvero l’asse di via Prione con il mare ed è una caratteristica intrinseca della struttura cittadina.
Un lavoro di ricerca e di approfondimento, con l’obiettivo di preservare l’identità storica della Spezia, svolto soprattutto all’interno di gruppi Facebook come “Il golfo della Spezia nel ‘900”, dove vecchie cartoline e fotografie della città vengono messe a confronto con la conformazione attuale dei luoghi, non soltanto per il semplice gusto della nostalgia.
Il progetto, sulla falsariga di quanto sta accadendo anche per la riqualificazione di piazza Cavour, non piace (quasi) a nessuno. Tanto che anche oggi più consiglieri comunali, sia di maggioranza che di opposizione, hanno ribadito la richiesta di sospendere l’iter progettuale, destinando le relative risorse stanziate dal Comune (1,8 milioni di euro, più la stessa cifra da parte dell'Autorità portuale) ad altri interventi, come ad esempio la valorizzazione dei giardini.
Unica voce fuori dal coro quella di Sauro Manucci di Fratelli d’Italia, che ha difeso il progetto: “Stiamo parlando non di una semplice passerella, ma di una vera e propria piazza sospesa che consentirebbe di valorizzare l'area vicino al ponte Revel, in cui si trovano anche degli esercizi commerciali. La paura costante di fare qualsiasi cosa impedisce di migliorare la città. Mi chiedo perché chi si preoccupa dell’impatto visivo dell’opera nello stesso modo non si preoccupa anche dell’impatto di eventuali parcheggi sul tetto di piazza del mercato”.