Il progetto presentato da Enel per la realizzazione di un impianto a turbogas nella centrale della Spezia è irricevibile, in primo luogo perché non è “un progetto” sul quale si possa neppure avviare una discussione aperta e trasparente nelle istituzioni locali e tra i cittadini. Ed è irricevibile perché non contiene alcuna indicazione circa l'obiettivo che la comunità spezzina e gli stessi lavoratori hanno il diritto di rivendicare: quello della definitiva riconversione della centrale Enel in un sito produttivo definitivamente destinato alle rinnovabili e affrancato dalla servitù del carbone e del gas.
Ciò che La Spezia ha dato, in termini di compromissione ambientale e sanitaria nella lunga stagione del carbone, deve essere risarcito alla comunità e ai cittadini con un salto di qualità che guardi oltre la transizione e metta in gioco gli investimenti necessari a bonificare e riqualificare il sito in funzione degli obiettivi di risanamento e riequilibrio ambientale cui anche il nostro Paese è chiamato a concorrere.
Questo è ciò che è emerso con chiarezza e larga condivisione nel corso di un incontro promosso venerdì 6 dicembre dal Coordinamento provinciale del Pd della Spezia, al quale, oltre ai consiglieri comunali del gruppo dem e di altri gruppi, agli animatori del Forum Ambiente attivo presso lo stesso Coordinamento democratico, ai dirigenti del Partito Democratico, hanno partecipato alcuni rappresentanti dei lavoratori dell’impianto e delle associazioni ambientaliste.
La proposta sulla quale si è convenuto di lavorare è quella di impegnare le istituzioni locali ad aprire con Regione e Governo una vera e propria vertenza, volta ad ottenere l’inserimento del sito Enel della Spezia nel programma di investimenti del cosiddetto “green new deal”, che il governo ha annunciato come perno delle proprie linee programmatiche. Insieme a questo obiettivo, sul quale saranno chiamati ad impegnarsi in primo luogo il Sindaco, il Presidente Toti e i Ministri dello Sviluppo economico e dell’Ambiente, oltre ai parlamentari e i consiglieri regionali, è altresì emersa la necessità di intervenire subito sulla procedura riguardante l’attuale “progetto Enel”, al fine di evitare scorciatoie poco trasparenti, finalizzate ad aggirare la Valutazione di Impatto Ambientale ordinaria.
L’aggiramento della Via ordinaria esproprierebbe infatti la comunità locale e le sue istituzioni dal sacrosanto diritto di esprimersi su una questione che riguarda in primo luogo il proprio futuro. Al fine di scongiurare questo rischio, chiediamo l’intervento urgente e diretto del Presidente della Giunta Regionale Toti e un suo impegno a negare l’intesa della Regione sul progetto qualora questo rischio si realizzasse.
Coordinamento Provinciale Pd La Spezia