La Giunta del Presidente Toti apre finalmente alla possibilità di valutare l'istituzione della società partecipata pubblica in house in capo alla ASL5 per evitare di abbandonare a un incerto destino i 158 Operatori Socio Sanitari e relative famiglie che rischiano il posto di lavoro per la miopia (o semplice disinteresse?) del centrodestra nei confronti dei lavoratori della Sanità in Liguria, mai così maltrattati come in questi cinque anni dalla politica.
Ma fanno di più, puntano il dito sul voto sfavorevole in Parlamento dell’emendamento Puccciarelli, emendamento chiaramente invotabile, illegittimo perché aprirebbe ad assunzioni irregolari in tutte le ASL italiane di personale “esterno” senza passare da concorso pubblico.
La soluzione prospettata dal MoVimento 5 Stelle in Consiglio Regionale, nei mesi precedenti osteggiata dalla maggioranza in Consiglio, è adesso presa in considerazione ma Toti in totale scorrettezza cerca di appropriarsene, e tradisce il suo goffo tentativo anche copiando maldestramente nel suo comunicato le espressioni e i valori storici del M5S, come il “nessuno deve rimanere indietro”. Purtroppo lui e la sua Giunta hanno lasciato indietro tanti cittadini in questi anni avendo prodotto liste di attesa tra le più lunghe d’Italia proprio nelle strutture sanitarie liguri.
Leda Volpi, medico e deputata portavoce del Movimento Cinque Stelle