Bolle in pentola la volontà di fondare una Pro Loco nella città di Sarzana. L'idea di creare un'associazione locale destinata allo sviluppo e alla promozione del territorio non è piaciuta ad entrambi i consiglieri: la prima, seduta tra i banchi dell'opposizione in consiglio comunale a Sarzana e capogruppo di Italia Viva, considera l'iniziativa come "sbagliata, vecchia e obsoleta" poiché "adatta a piccole realtà di quartiere e non a una città di 22mila abitanti a cui è stato promesso di tutto".
Così attacca il progetto voluto da un gruppo di cittadini, ovvero un comitato formato da Rolando Antognoli, Federico Baldassari, Marta Campioli, Katia Demi, Gabriele Di Sarcina, Nicola Grasso, Stefano Muraglia e David Paruano, ma, come Juri Michelucci, ci tiene a rimarcare il rispetto per gruppi di volontari che si vogliono muovere nell'organizzazione di proposte culturali.
Poi colpisce l'amministrazione: "Sarzana, dicevano, avrebbe dovuto essere di attrattiva "Internazionale", quasi in competizione con le grandi metropoli, poi oggi ci presentano la Pro Loco- e prosegue- hanno chiuso il CSSS (Consorzio Sviluppo Sistema Sarzana) che negli anni ha svolto un grande lavoro di promozione e rilancio della città- su questo conlclude- resto dell'idea che la commistione tra associazioni e Consorzio sia la strada giusta su cui continuare, ma se questo la politica locale non lo permette, allora provino con i Civ".
Proprio di quest'ultimo tema parla anche il consigliere regionale di Italia Viva Juri Michelucci ed esordisce così: "Ho appreso in questi giorni la volontà di formare una Pro Loco sarzanese: quando cittadini e operatori economici si riuniscono mettendo a disposizione tempo ed energie per il bene della città è sempre un fatto positivo- e prosegue- ciò che non convince è il "mezzo" utilizzato dall'amministrazione comunale per favorire la partecipazione di cittadini e commercianti- e spiega- ritengo infatti non accettabile che la Pro Loco venga intesa come alternativa alla costituzione dei Civ, poiché significherebbe perdere un'occasione preziosa, ossia i finanziamenti regionali per i commercianti del centro storico, e una giunta comunale, soprattutto in periodi come questi, dovrebbe fare molta attenzione a questi "dettagli".
Poi ricorda il lavoro da lui stesso svolto in Regione: "Esiste infatti una legge regionale, tale anche grazie a un mio emendamento, che prevede che a ogni apertura di media struttura venga applicata una maggiorazione degli oneri di urbanizzazione proprio destinata al finanziamento del piccolo commercio". E conclude:" Uno scenario da evitare, per il bene della città: i cittadini e i commercianti sarzanesi si aspettano un comportamento della giunta a loro favore, e non teso a sottrarre risorse che potrebbero rivelarsi di fondamentale importanza".