Ancora una volta il portavoce leghista in Consiglio comunale a Sarzana, Emilio Iacopi, non perde occasione per dimostrare la sua pochezza e la sua inadeguatezza nel ruolo che ricopre non solo nell’amministrazione ma anche nell’arma dei Carabinieri dove, peraltro, ha giurato fedeltà alla Costituzione di cui ora fa vilipendio.
Il suo post contro il Presidente della Repubblica Mattarella, è lo specchio del populismo più becero e insolente in cui la mancanza di senso dello Stato ha raggiunto vette impensabili.
Con una spropositata arroganza si cerca forse di far “passare”, con uscite indecenti, un certo rapporto diretto col popolo anzi che passare attraverso le istituzioni e gli strumenti propri della democrazia rappresentativa.
Questo atteggiamento favorisce il diffondersi nel Paese di atteggiamenti contrari alla legalità, al senso dello Stato ed alla solidarietà umana e civile.
Le conseguenze sociali sono devastanti e il comportamento deprecabile di questi “personaggetti” che si sentono “capitani e capi politici”, si diffonde nel corpo moltiplicandosi e giungendo a corrodere il costume civile, accrescendo il degrado morale della gente e allontanando sempre più i cittadini dalla politica e dalle istituzioni.
La prova più evidente di quanto questo retrivo populismo abbia e stia facendo male al bel Paese è l’ondata di imbarbarimento culturale e verbale che avvelena la società italiana di oggi con odio, egoismo, discriminazione, razzismo, xenofobia.
Adesso basta, è vergognoso che la nostra città sia costretta a dover “pagare”, nella sua Amministrazione, la presenza di consiglieri di questo livello, incapaci e adatti al folclore tipico leghista ma non, di certo, all’amministrazione di una città come Sarzana.
Come Partito Comunista Italiano, oltre a chiedere le dimissioni del consigliere Iacopi, segnaleremo la vicenda all’Arma dei Carabinieri in quanto chi offende il massimo rappresentante dello Stato non è assolutamente in grado di indossare una divisa e valuteremo la possibilità di un esposto alla Procura e di una segnalazione alla Polizia Postale ai sensi dell'articolo 278 del Codice penale dal titolo 'Offesa all'onore o al prestigio del Presidente della Repubblica' che recita: "Chiunque offende l'onore o il prestigio del Presidente della Repubblica è punito con la reclusione da uno a cinque anni".
Matteo Bellegoni
PARTITO COMUNISTA ITALIANO
Segretario regionale Liguria