Quello che sta avvenendo a Santo Stefano Magra è alquanto imbarazzante e decisamente di dubbia legittimità, Il lavoro consiliare non segue i criteri dovuti per la condivisione di progetti anche molto significativi per l’intero territorio e per la nostra comunità.
Apprendiamo sempre dai media di varie scelte dell’amministrazione, come in questo caso sull’intento di realizzare un nuovo distributore avente tutti i carburanti conosciuti, liquidi e gassosi, benzina, gasolio GNC e GNL per una superficie complessiva di mq 2840.
Il tutto sarebbe posizionato in Via De Gasperi attualmente con destinazione ad “ambito di conservazione del margine dell’insediamento di piana”
Questo è sicuramente assurdo, perché viene fatto in un assordante silenzio, complice una variante al PUC , che richiede e merita un passaggio attraverso una consultazione con la commissione preposta, senza sofismi, e salvaguardando la trasparenza degli atti. Ci saranno sicuramente delle problematiche sulla viabilità della zona, anche perché risulterebbe che gli accessi di entrata e di uscita di questo “megadistributore” sarebbero conseguenti alla rotatoria. Questo sicuramente non snellirà il traffico, come invece le stesse rotatorie devono servire.
Noi chiediamo al Sindaco Sisti che siano posti in essere gli strumenti utili a dare conoscenza dell’intera pratica e quindi a una sua valutazione. Una scelta che non bisogna sottovalutare in nessun caso, visto il tipo di attività che sarà svolta.
“Brutta pratica” il volere presentare il tutto in maniera arbitraria e a “colpi di maggioranza”. Primo perché in questo caso essendo una nuova attività, ma avendo sul territorio altri operatori si doveva dare la possibilità di avere un confronto. Secondo nel ricordare all’amministrazione che nel cavalcare le tematiche ambientaliste, non si può solo farlo per convenienza, o a tempo determinato.
Già all’ inizio di questa amministrazione ci eravamo opposti per un altro possibile insediamento di una stazione di servizio a pochi metri dal viadotto ferroviario e dal centro commerciale, ricordando che una scelta così scellerata in caso di incidente o guasto avrebbe potuto avere drammatiche conseguenze sull’ intera zona.
Adesso ci sorge un dubbio, ma le falde acquifere, così vicine alla stazione di servizio, in caso di fuoriuscita di carburante, saranno protette?
Invitiamo i cittadini a riflettere!
Francesco PONZANELLI
Capogruppo Consiliare “Santo Stefano POPOLARE”