Il tutto mentre si è profilata da tempo una candidatura letteralmente luminosa, quella di Stefano Rodotà, un garante assoluto della Costituzione, un illustre giurista, un vero servitore dello stato e dei cittadini italiani.
Le colpe storiche e politiche in caso di mancata elezione di Rodotà ricadranno esclusivamente su un Partito Democratico dichiaratamente in via di dissoluzione, come lo ha ammesso pubblicamente il segretario provinciale spezzino Moreno Veschi.
Una dissoluzione che non può che partire dalla sua base e dai suoi elettori, giustamente in rivolta già dalla incredibile proposta-Marini di due giorni fa.
C'è bisogno di una Sinistra vera, forte e non ipocrita, che parta da questa indignazione, che voglia ricostruire il Paese attraverso i valori che l'hanno fondato, ossia la giustizia sociale, l'eguaglianza, la democrazia, tutti espressi con chiarezza estrema nella nostra Costituzione.
Non i valori dell'interesse economico, dell'inciucio, del puzzolente compromesso al ribasso a cui da troppo tempo siamo stati abituati come cittadini.
Per questo rilanciamo l'appello: Rodotà presidente e una Sinistra autentica, la nostra gente ce lo chiede e ne ha bisogno.
Massimo Lombardi
segretario provinciale Prc La Spezia