“Abbiamo letto sulla stampa la notizia della privatizzazione dell’ospedale San Nicolò di Levanto, ma finora la Regione non aveva mai fatto alcun passo ufficiale in questo senso: l’assessore Viale chiarisca in Consiglio”.
A dirlo è il vicecapogruppo regionale del Pd ligure Juri Michelucci. “A mio avviso – prosegue l’esponente del Partito Democratico - si tratta di un errore perché aumenterebbe i costi della sanità pubblica, spendendo soldi che potrebbero essere impiegati per assumere più personale, una delle cause maggiori dei disservizi nei presidi sanitari liguri e soprattutto nell’Asl 5. Senza contare che dopo il recente disastro della gara annullata dal Tar per la gestione degli ospedali di Cairo Montenotte e Albenga, ogni volta che questa Giunta parla di privatizzazione non possiamo che metterci in allarme”.
Secondo Michelucci, che ha appena presentato un’interrogazione che verrà presto calendarizzata in Consiglio regionale, “a Levanto, da tempo, i cittadini chiedono che il pronto intervento venga legato al 118. E più che privatizzare il San Nicolò – prosegue il consigliere del Pd - la Giunta regionale avrebbe potuto pensare a questa soluzione fortemente caldeggiata dal territorio. Anche perché a questa struttura, per garantire un servizio efficiente, evitando turni massacranti per il personale, basterebbero altri due medici. Ma visto che a Levanto, fra servizi territoriali e ospedalieri, entro fine anno, andranno in pensione almeno sei persone, ci viene il dubbio che, ormai, la linea politica dell’assessore Viale sia che, quando la Regione non è in grado di trovare una soluzione sul personale, decide di passare alla privatizzazione. Una modalità d’intervento davvero pericolosa, soprattutto se si pensa alla situazione di grave emergenza di tutta l’Asl 5 proprio in tema di carenza d’organico”.