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Menchelli (Confartigianato): "Lifting per studi settore autoriparazione"

Pezzi di ricambio alle stelle, credito bancario con il contagocce, contenziosi continui con le assicurazioni, crollo delle riparazioni, costi del personale, nuove norme che obbligano a corsi di formazione e nuovi corsi: un anno tormentato per le carrozzerie e le officine di autoriparazione che ora si trovano di fronte allo specchio del Fisco. Con quali risultati? Lo specchio sono gli studi di settore, quell'insieme di parametri economico-statistici con i quali si determinano i ricavi considerati accettabili - congrui - dal Fisco. E
di conseguenza il reddito minimo. Confartigianato lancia un allarme, «si stanno effettuando molte verifiche e controlli da parte dell'Agenzia delle Entrate - spiega il direttore Giuseppe Menchelli - ma con studi di settore
vecchi che sono lo specchio deformato di un mercato che purtroppo non c'è più, come del resto avviene per molti altri settori».

«Sono necessari correttivi perché la crisi è gravissima: si pagano maggiori tasse e tra poco ci sarà la stangata della Tares, a fronte di minori guadagni. Non è più possibile adeguarsi automaticamente agli studi ma non è possibile vivere con il terrore degli accertamenti e crediamo che l'agenzia debba essere molto attenta al momento del contenzioso». «Le carrozzerie e le officine sino a non poco tempo fa non avevano sentito la crisi – aggiungono il Presidente dei Carrozzieri di Confartigianato Pierluigi Peroni e il vicepresidente Stefano Piotto – ora invece i sinistri riparati sono in costante calo, i clienti
spesso incassano i soldi con i nostri preventivi, con il risultato che le vetture circolano incidentate e insicure per strada e le assicurazioni pagano il danno mai riparato». «Purtroppo in Italia non esiste una regola – prosegue il responsabile categorie Confartigianato, Nicola Carozza - che obbliga la riparazione a fronte di una liquidazione, anzi le compagnie assicurative sono ben contente di liquidare direttamente i sinistri ai danneggiati a fronte di un preventivo o di una stima fatta dal perito della compagnia perché sanno di risparmiare in media un 30% 40% sul reale danno, adottando nella liquidazione una tariffa media nazionale, pagando solo i danni esterni con riserva sui danni strutturali». Capita così che il danneggiato si reca in carrozzeria, chieda il preventivo e portandolo al perito incaricato ottiene un risarcimento in alcuni casi anche ridicolo rispetto al danno reale, ma con i tempi che corrono sufficiente ad andare avanti sino alla fine del mese tralasciando la sicurezza sulla sua vettura. Alla luce di ciò Confartigianato chiede l'urgente e significativa revisione degli studi di settore che, essendo stati approvati anni fa, necessitano di un restyling indispensabile per non perdere il contatto con la realtà economica del paese e per evitare che migliaia di imprese dell'autoriparazione – 260 solo alla Spezia – rischino la chiusura con la conseguente perdita di migliaia di posti di lavoro.

 

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Confartigianato

Via Fontevivo, 19
19125 La Spezia
Tel: 0187 286611

Email: segreteria@confartigianato.laspezia.it

www.confartigianato.laspezia.it/

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