Tra le “Aree Tematiche” di maggiore interesse per il territorio, sul fronte dell'economia, c'è senza dubbio quella delle attività portuali e della logistica. A questo settore, pertanto, gli "Stati generali dell'economia della Spezia"Se non possono che dedicare uno specifico tavolo di confronto.
Un confronto che coinvolge operatori economici, stakeholder e parti sociali e che ha l'obiettivo di fare il punto sullo status delle cose, individuare i principali probelemi e traguardare anche a possibili soluzioni.
Giorgio Bucchioni, in rappresentanza delle associazioni Agenti Marittimi / Spedizionieri / Doganalisti, ha affermato: "Il problema della produttività non è solo legato al lavoro ma anche alla realizzazione delle infrastrutture. Inoltre il livello di tassazione del nostro Paese è uno degli handicap della nostra produttività. Nel nostro territorio ci sono oltre 10mila disoccupati ed è una questione che si trascina da molti anni. Il PIL nel nostro Paese è detrminato per oltre il 50% da mano pubblica. Se oltre il 50% è prodotto dal soggetto pubblico che non ha come misuratore il mercato il problema esiste. Comunque gli investimenti sono fermi, sia pubblici che privati. Abbiamo bisogno anche di investimenti esteri".
Poi focalizzandosi sulla dimensione prettamente locale e portuale afferma: "Abbiamo una serie di problemi da affrontare, ad esempio con Santo Stefano e il problema di questa riforma portuale che non decolla nemmeno nei suoi punti principali; c'è un problema di interlocuzone con la dogana e da risolvere alcuni problemi con le ferrovie".
Al tavolo anche i sindacati confederali CGIL, CISL e UIL, rappresentati dal segretario provinciale CISL Antonio Carro: "Siamo in una fase di stagnazione dopo il terremoto finanziario del 2008. Oggi, poi, scontiamo la politica economica di questo governo che non ci soddisfa perche oggi servirebbero investimenti pubblici e privati, con il pubblico che agevoli il mondo delle imprese e del lavoro. Il nostro porto è una delle porte d'Europa per accedere alla Padania e alla Baviera. Per mantenere questo standard dobbiamo lavorare sulla formazione. Per investire bisogna attuare cio che è previsto dal vecchio piano regolatore".