Dispiace perché Confcommercio non fa politica, non è candidata, ma opera a tutela delle imprese che, un territorio, lo mantengono vivo e occupato.
Dispiace, dicevamo, perché né noi né chi lavora in qualsiasi comune crede che sia logico parlare di ciò: a chi lavora non importa se vi è una sfida ai seggi o meno. Importa poter lavorare per mantenere sul mercato la propria attività, importa lavorare per potersi mantenere ed importa lavorare per mantenere i posti di lavoro, che non sono numeri o cifre, ma persone.
Crediamo quindi irrispettoso aver risposto così alla nostra lamentela di scarsa concertazione, affermando che ci si sarebbe svegliati "solo ora": peccato che nessuno ci abbia mai invitati a parlare di parcheggi e nemmeno ce ne abbia resi informati. Comunque, se così fosse stato, il nostro intervento sarebbe giunto subito, con un secco "no" ad un nuovo aumento della sosta.
Con Portovenere abbiamo parlato e stiamo continuando a parlare di piano dei rifiuti e di arrivi crocieristici, collaborando al fine di trovare i migliori servizi per le imprese. Ma non abbiamo parlato di parcheggi.
Speriamo solo che nei progetti e programmi elettorali venga presa in considerazione una modifica al piano della sosta, perché una località turistica come Portovenere non può certo permettersi di tenere lontani i turisti e i clienti delle sue attività, perché il vacanziero si può tanto conquistare quanto perdere. E con le nuove tecnologie un voto negativo sul servizio ricevuto ha un eco mostruoso.
Lavoriamo per il territorio, le sue attività e i relativi occupati. Sulle elezioni non spetta a noi parlare.