Buone notizie dalla Regione Liguria nella lotta all’abusivismo nel campo della ricettività extralberghiera. L’Assessore Regionale al Turismo Giovanni Berrino proprio alla Spezia durante l'ultimo incontro organizzato dalla Confartigianato aveva promesso ai titolari delle attività ricettive intervenute di fare chiarezza sulle strutture ricettive regolari e quelle abusive. Il convegno organizzato dalla Confartigianato verteva su “Lotta all'abusivismo e nuove regole per gli affitti turistici”.
“La promessa è stata mantenuta introducendo due nuovi codici identificativi per le strutture ricettive classificate e per gli appartamenti in affitto a uso turistico – commentano Giuseppe Menchelli, direttore di Confartigianato e Roberto Cozzani, presidente del Consorzio di affittacamere Welcome to La Spezia a cui fanno capo oltre 60 affittacamere del comune della nostra città - una buona iniziativa. Ringraziamo l'Assessore Regionale Berrino per avere provveduto in breve tempo a risolvere una situazione nebulosa, che metteva in seria difficoltà sia i titolari delle attività ricettive regolari che i clienti che non avevano modo di verificare se stavano dialogando con un'attività in regola o abusiva”.
L'emendamento alla normativa è stato approvato il 21 dicembre e introduce il codice identificativo univoco per le strutture ricettive classificate e per gli appartamenti in affitto a uso turistico (AAUT).
"Il codice che dovrà essere usato obbligatoriamente negli annunci online e in ogni forma di pubblicità, sarà uno strumento semplice e immediato per distinguere i regolari dagli abusivi – spiega Antonella Simone responsabile di Confartigianato Turismo della Spezia – e agevolerà le operazioni di controllo da parte degli uffici regionali ma non solo, sarà anche una garanzia per gli utenti, che potranno scegliere consapevolmente gli operatori e i proprietari di case in regola”. Ad oggi sono circa 18.000 gli appartamenti registrati in Liguria e le nuove regole contribuiranno sicuramente ad incrementare questo numero portando allo scoperto le troppe attività che stanno operando abusivamente.