Tradizione e innovazione sono le chiavi del successo delle aziende della nautica sul fiume Magra: lo ha confermato un recente studio dell'Università di Pisa presentato ieri pomeriggio da Confartigianato Nautica presso la sala consiliare del Comune della Spezia.
Alla tavola rotonda organizzata da Confartigianato sono intervenuti Roberto Zampollini, Presidente Confartigianato Nautica, Andrea De Ranieri, Sindaco di Ameglia, il prof. Vincenzo Zarone, Ricercatore in economia aziendale, Dipartimento di Economia e Management dell'Università di Pisa, Silvia Garbini, laureata con una tesi sui rimessaggi lungo il fiume Magra, Pietro Tedeschi, Presidente dell'Ente Parco Montemarcello Magra Vara, Giacomo Raul Giampedrone, Assessore regionale Infrastrutture, Ambiente, Tutela del territorio, moderati da Nicola Carozza, Responsabile categorie Confartigianato.
“La nautica e il turismo – ha spiegato nell'introduzione Roberto Zampollini, Presidente Confartigianato Nautica - sono la prima industria della Liguria. Se sapremo sfruttare con intelligenza queste opportunità potremo far crescere il nostro territorio e l'occupazione. Dopo anni di crisi per il settore, il 2017 è stato il primo anno in cui la nautica alla Spezia e in Italia ha mostrato un segno di ripresa concreto. Una crescita del +18%, tra cantieristica e nautica cosiddetta “minore” da diporto”.
Zampollini ha proposto al Comune di Ameglia la realizzazione di un'area pubblica destinata all'alaggio e al varo, progetto che potrebbe portare sul fiume moltissimi privati e aziende che hanno questa necessità in provincia e la valorizzazione dello Scoglio del Corvaccino a Punta Bianca con il posizionamento di web cam che possano trasmettere in diretta scorci unici. C'è una competizione territoriale sul tema della nautica alla quale ha risposto il Sindaco di Ameglia Andrea De Ranieri: “Ringrazio Confartigianato per l'attenzione data al nostro territorio, il turismo e la nautica da diporto sono la nostra vocazione naturale. Dobbiamo fare un salto di qualità, ritengo sia necessario avviare un ragionamento con la Regione Liguria per far riconoscere la foce del Fiume Magra porto di interesse regionale”.
Il Sindaco ha parlato anche del Pud, il piano di utilizzo demaniale, che disciplina la gestione e l’uso delle aree del demanio marittimo, discusso nei mesi scorsi, documento di programmazione che concorre con gli atti di pianificazione a tutelare e valorizzare i tratti di costa, riorganizzare e riqualificazione i tratti costieri urbanizzati, sviluppare la fruizione pubblica della zona costiera. Non sono mancate le polemiche e le frecciatine indirizzate da imprese ed enti al Parco di Montemarcello Magra Vara. “Ha riaffermato il ruolo del Parco e del Piano della Nautica del 2008 – il Presidente, Pietro Tedeschi – lamentando che solo 8 piani dei 38 presentati dalle darsene, sono stati approvati”.
Il Parco ha aperto ora una discussione sull'aggiornamento del Piano e sulle possibilità di avvio di un contratto di fiume. Il prof. Vincenzo Zarone, Ricercatore in economia aziendale, Dipartimento di Economia e Management dell'Università di Pisa e la giovane laureata Silvia Garbini, che ha scritto una tesi sui rimessaggi lungo il fiume Magra hanno approfondito le dinamiche di crescita e i fattori di successo delle aziende sul fiume Magra. “Le aziende sul fiume Magra spesso sono nate come family business, aziende familiari nell'ambito della nautica dedite al rimessaggio di barche e al refitting, dopo la crescita degli anni 80/90, ora attraversano la sfida del ricambio generazionale, il modello vincente è quello capace di coniugare tradizione e l'innovazione.
Parliamo di 3000 posti barca sul fiume e di una cinquantina di imprese che occupano circa 200 persone tra soci e dipendenti”. Le conclusioni sono state tratte dall'Assessore regionale alle Infrastrutture, Ambiente, Tutela del territorio, Giamomo Raul Giampedrone che ha parlato a tutto campo del suo territorio e dell'impegno della giunta regionale sul tema dello sviluppo della nautica, dei problemi dell'Ente Parco, annunciando investimenti e importanti bandi di contributo a fondo perduto per il 2019, in discussione in questi giorni di approvazione del bilancio.
“A gennaio – ha annunciato Giampedrone - presenterò una legge di riforma del Canale Lunense quale braccio operativo della Regione Liguria per la difesa del suolo perché la navigabilità, la protezione e la cura effettiva del territorio sono prerequisito per lo sviluppo, sto lavorando anche con il Ministero dell’Ambiente per concedere un’autorizzazione semplificata per la verniciatura delle barche nei piccoli rimessaggi”.