“Amici, se qualcuno non se ne fosse accorto, l’economia italiana sta rallentando. Non è tempo di stravaganti esperimenti. Servono misure urgenti e normali per evitare guai maggiori”. Lo scrive sui social il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti, indicando cosa fare per sostenere il Pil.
“Non è così difficile – scrive Toti – Servono più investimenti pubblici per sostenere la crescita interna. Accelerare tutti i cantieri aperti (tutti). Cancellare il codice degli appalti in attesa di riscriverlo assai meglio. Cambiare la Legge Fallimentare per evitare, in caso di guai delle aziende appaltatrici, il blocco dei lavori. Usare la spesa pubblica, non per il reddito di cittadinanza, ma per tagliare il cuneo fiscale, così da far accrescere il salario netto in busta paga. Defiscalizzare gli investimenti delle imprese e aumentare le detrazioni per le famiglie”.
Secondo il governatore della Liguria “serve anche un grande piano energetico nazionale per modernizzare le strutture e abbassare i costi delle bollette; progettare e mettere in cantiere tutte le grandi opere possibili per modernizzare la logistica del paese; semplificare l’apertura di aziende industriali e commerciali, liberalizzando il più possibile pratiche, regole e orari ( altro che chiudere la domenica!); defiscalizzare la contrattazione di secondo livello: più una azienda dà utili e produce più guadagnano anche i suoi dipendenti e poi investimenti in ricerca, sviluppo formazione: l’unica vera strada per una nuova occupazione giovanile”.
“Insomma – conclude Toti - servono poche cose di buon senso e l’Italia può ripartire. Non scherziamo col fuoco perché i tempi rischiano di farsi duri. Servono buon senso e normalità”.