Abusivismo, contraffazione, elevata fiscalità e burocrazia: sono questi i principali problemi percepiti dalle imprese del commercio, dei servizi, del turismo e dei trasporti della Liguria e della provincia spezzina. E' quanto emerge dall'indagine “Legalità Mi Piace”, condotta da Confcommercio Imprese per l'Italia con il supporto di GfK.
Il quadro che emerge è, per la Liguria, confortante rispetto alla percezione media della sicurezza che si ha a livello italiano, una percezione che nel nostro Paese, nel 2018, è peggiorata in modo più consistente e risulta focalizzata soprattutto sulla criminalità.
Fenomeno, questo, che in Liguria viene percepito con minore gravità, soprattutto nel levante, mentre a ponente ha un peso maggiore: è questa l'unica macro differenza, a livello di percezione, tra le province liguri.
Come anticipavamo, in Liguria la situazione percepita è migliore rispetto alla media nazionale: sono infatti l'81% degli intervistati a considerare i livelli di sicurezza percepiti quest'anno uguali a quelli del 2017, mentre nel complesso italiano la percentuale scende nettamente, sino al 67%. E se in Italia i commercianti e imprenditori che ritengono la situazione peggiorata sono il 26%, in Liguria scendono al 15%.
Sul fronte della tipologia dei crimini, a preoccupare in Liguria sono in particolare la contraffazione e l'abusivismo, con percentuali superiori alla media nazionale. Molto meno, invece, incidono furti e rapine e a livelli ancora nettamente più bassi usura ed estorsioni che, invece, a livello nazionale, continuano a preoccupare.
“Questi dati – conferma il Presidente di Confcommercio La Spezia Gianfranco Bianchi – sono in linea con quanto si capisce rapportandosi con commercianti ed imprenditori spezzini. Voglio sottolineare che l'indagine prende in esame la percezione della sicurezza e, come tale, si parla di ciò che le persone riscontrano sul territorio, di ciò di cui hanno esperienza diretta o indiretta. Senza dubbio a preoccupare, in provincia, sono soprattutto la contraffazione e l'abusivismo, che va inteso come mancato rispetto delle regole in senso complessivo, non solo esercizi abusivi, ma anche irregolarità al loro interno. Su questo fronte molto è stato fatto, ma ancora tanto resta da fare”.
Fondamentale, ovviamente, sia in questo campo che nella percezione complessiva della sicurezza, l'impegno e la presenza delle forze dell'ordine che, anche secondo l'indagine “Legalità Mi Piace” sono ritenuti fondamentali. Su questo in Liguria, ancora più che nel resto d'Italia, viene dato grande peso alla presenza sul territorio con polizia locale o poliziotti di quartiere. Massima vicinanza, quindi, e rapporto praticamente diretto con le forze dell'ordine.
“L'impegno delle forze dell'ordine è lodevole – sottolinea Bianchi – e di questo ringraziamo ogni singolo agente, ma anche il Prefetto che assicura il coordinamento di una macchina interforze. La presenza è aumentata ed ora anche la Poizia Locale è maggiormente impegnata sul campo”.
Gli interventi, insomma, ci sono, la collaborazione tra forze dell'ordine e commercianti anche. Ciò che viene percepita, invece, come carente è la certezza della pena.
“E' un rischio – sottolinea di Direttore di Confcommercio La Spezia Martini – perchè ciò potrebbe portare le persone a non denunciare di aver subito reati, invece questo va sempre fatto. Denunciate, anche questo aiuta le forze di polizia”.
Più ancora della criminalità, però, secondo gli imprenidtori italiani in generale e spezzini in particolare, visto che qui le percentuali sono ancora maggiori, a preoccupare sono il prelievo fiscale ritenuto eccessivo e la burocrazia. Due fattori, cui si unisce anche la mancanza di lavoro, ritenuti un freno alla crescita e un ostacolo per le proprie attività. Ben il 78% di coloro che hanno partecipato all'indagine in Liguria ritengono la fiscalità troppo elevata (dato nazionale al 66%); il 64% lamenta una eccessiva burocrazia (57% il dato italiano) e il 48% individua come problema la mancanza di lavoro (46% dato italiano).
