Egregio Presidente,
mi spiace davvero che Lei abbia vissuto la mia richiesta di chiarimento sui tempi delle opere come un'offesa personale. Mi spiace ancora di più, e questo sì che mi offende, l'allusione che respingo circa un interesse personale dietro alla mia richiesta. Credo che sia dovere del rappresentante di imprenditori informare i suoi associati e cercare dalle controparti istituzionali risposte serie e affidabili. Io forse avrò mancato qualche riunione in pizzeria. Di certo ho subito per decenni come tutti gli operatori spezzini i rinvii e le incertezze che hanno caratterizzato alla Spezia la progettualità, la realizzazione delle opere e non ultimi i dragaggi del porto, sotto la guida dei vari presidenti che si sono succeduti prima che Lei entrasse in un settore così complesso e assumesse la Presidenza.
Ribadisco. Mi spiace che ogni richiesta di informazione venga vissuta come un tradimento o addirittura come la prova di un interesse personale. Entrambe non rientrano nel mio patrimonio genetico e imprenditoriale.
Sergio Landolfi
Presidente Spedizionieri doganali La Spezia