Gherardo Colombo, ex giudice della Corte di Cassazione, storico componente del pool di Mani Pulite e magistrato protagonista di importanti inchieste della storia repubblicana, dalla P2 all’omicidio Ambrosoli, è il nuovo Presidente nazionale di Ue.Coop – Unione Europea delle Cooperative, la centrale cooperativa nata per segnare una forte discontinuità rispetto al vecchio mondo della cooperazione. L’elezione è avvenuta all’unanimità da parte dei delegati delle 4.000 cooperative associate che operano in tutte le categorie, con oltre 600 mila soci, dislocate in tutte le Regioni del Paese nel corso dell’Assemblea a Roma al Palazzo Rospigliosi sede della Coldiretti.
Ue.Coop intende rilanciare in Italia un sistema cooperativo che rispetti le regole fondamentali di mutualità, solidarietà e trasparenza al servizio dei soci e della comunità. “Attraverso l’incarico di Presidente di Ue.Coop – ha dichiarato Gherardo Colombo – metto a disposizione delle realtà associate a Ue.Coop la mia esperienza istituzionale e il mio impegno nell’ottica della difesa della legalità e delle regole. Il mio ruolo in Ue.Coop sarà anche quello di garantire i valori che contraddistinguono un modello di vera cooperazione in grado di dare un contributo reale alla soluzione dei problemi del Paese: dal lavoro ai migranti, dallo sviluppo economico al welfare.”
All’assemblea elettiva ha partecipato la delegazione ligure guidata dalla rappresentante Ue.Coop Sezione Liguria Lara Ravera e dalla coordinatrice regionale Daniela Borriello, oltre al Delegato Confederale Bruno Rivarossa. Presenti i delegati Eugenio Borio della Mitilicoltori Spezzini, Marco Allaria della Tre Ponti soc.coop.
“La nomina di Gherardo Colombo - ha affermato Lara Ravera Rappresentante Ue.coop Sezione Liguria – è un ottimo risultato che consentirà a Uecoop di crescere nelle sue progettualità. È una persona carismatica, garanzia di legalità, che è riuscita a comunicare la voglia e la passione necessaria per portare avanti le tematiche messe in campo da Uecoop. ”
Gherardo Colombo è nato nel 1946 a Briosco, in provincia di Monza Brianza e nel 1974 ha indossato per la prima volta la toga. Dall’ingresso in Magistratura fino al 2005 ha condotto o collaborato a inchieste celebri come la scoperta della Loggia P2, l’omicidio dell’avvocato Giorgio Ambrosoli, i c.d. fondi neri IRI, Mani pulite, i processi Imi-Sir. Lodo Mondadori e Sme. Dal 1978 al 1989 è stato Giudice Istruttore e dal 1987 al 1989 è stato componente della commissione ministeriale per la riforma del codice di procedura penale che si occupava della disciplina dei processi in tema di criminalità organizzata. Dal 1989 al 1992 è stato consulente della Commissione Parlamentare di Inchiesta sul terrorismo in Italia, e poi per la Commissione Parlamentare di Inchiesta sulla mafia. Dal 1989 al 2005 ha svolto le funzioni di sostituto procuratore presso la Procura della Repubblica di Milano. Dal marzo 2005 ha svolto le funzioni di giudice presso la Corte di Cassazione.
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