Anche quest'anno apprendiamo dalla stampa che il Comune di Sarzana e il Consorzio Terre di Luni hanno rinnovato la convenzione che prevede l’utilizzo, a fini balneari, delle spiagge libere comunali e l’installazione di chioschi.
Siamo alle solite, e tutto ciò mentre il P.U.D. (Piano Utilizzo Demanio Marittimo) giace al TAR Liguria. Il Comune di Sarzana, invece di tentare di risolvere le divergenze con la Regione, ha infatti scelto di ricorrere al Tribunale Amministrativo cristallizzando la situazione e prolungando indefinitamente il vuoto normativo sullo sviluppo del turismo a Marinella (causando tra l'altro un possibile danno erariale alle casse comunali).
Così come lo scorso anno pare che l'Amministrazione sarzanese abbia scelto un unico interlocutore (il Consorzio Terre di Luni) senza predisporre una manifestazione di interesse che avrebbe potuto coinvolgere altri soggetti capaci di garantire le stesse condizioni o addirittura offrirne di più vantaggiose. E da qui il possibile danno erariale.
Il fatto che il Consorzio Terre di Luni abbia la disponibilità dei terreni retrostanti la linea demaniale non può essere una motivazione sufficiente a giustificare un'assegnazione diretta. Le autorizzazioni rilasciate dal Comune di Sarzana dovrebbero inoltre limitarsi alla somministrazione di alimenti e bevande e non consentire l'utilizzo della spiaggia pubblica come se si trattasse di una spiaggia libera attrezzata.
In tal modo si legittima ancora una volta una forma di concorrenza sleale agli stabilimenti balneari della zona titolari di una concessione balneare e di tutti gli oneri economici, e non solo, che ne conseguono.
SIB (Sindacato Italiano Balneari) Confcommercio