“Contrariamente a quanto sembra essere accaduto in altri enti – spiega l’assessore al Bilancio, Olivia Canzio, che tiene a tranquillizzare i cittadini, alcuni dei quali si sono già rivolti agli uffici per chiedere chiarimenti sul diritto ad eventuali rimborsi – a Levanto non ci sono stati errori nel calcolo delle somme che gli utenti del servizio hanno pagato. E questo per un motivo molto semplice, che riguarda proprio il regolamento di applicazione della tassa che ci siamo dati. La legge prevede infatti che il tributo sia diviso in una parte fissa ed una variabile. Quest’ultima può essere applicata su un immobile o su una sua pertinenza (un box, una cantina, ecc.), ma non su entrambi. Alcuni Comuni, invece, hanno applicato la parte variabile sia sull’immobile che sulle pertinenze. A Levanto questo non è successo, e non poteva succedere, perché è lo stesso nostro regolamento che prevede che la parte variabile gravi esclusivamente sull’immobile, e non sulle sue eventuali pertinenze, sulle quali è azzerata”.