Alla IV Commissione Territorio e Ambiente del Consiglio Regionale della Liguria, presieduta da Andrea Costa, è stata presentata in sede di audizione dalle referenti CNA Liguria Sonia Carolì e CNA La Spezia Carola Baruzzo la richiesta di revisione della modalità di calcolo dei canoni demaniali per le concessioni in capo ad operatori nautici che operano sul Fiume Magra.
Le due funzionarie della CNA insieme agli imprenditori Giampaolo Bertorello e Walter Colangelo, hanno illustrato ai Consiglieri le difficoltà in cui versano da ormai troppo tempo le oltre 20 imprese operanti sul fiume Magra. Attività che hanno attraversato la profonda crisi economica di questi anni e continuano a fronteggiare gli stravolgimenti e le conseguenze che le numerose alluvioni avvenute a partire dal 2011 hanno prodotto sulla gestione e sulla navigabilità del fiume.
L’attenzione è stata posta in particolare sullo “svantaggio competitivo” in capo a queste imprese che sostengono costi ingenti per interventi di manutenzione funzionali al ripristino della navigabilità e costi sproporzionati per canoni demaniali sovrastimati, in quanto commisurati in forza di una analisi di mercato del lontano 2004 e non più adeguati al contesto attuale.
Tutto ciò si unisce al disvalore del servizio che viene percepito dai potenziali clienti che considerano spesso i posti barca offerti in quell’area meno appetibili di altri sul demanio marittimo. Questo fatto ha generato anche una contrazione della domanda sul mercato che ha costretto gli operatori a ridurre i prezzi di vendita dei posti barca.
“Le darsene del Magra sono un presidio del territorio e soprattutto realtà imprenditoriali capaci di generare ricadute occupazionali significative: creano posti di lavoro e sostengono tutta la filiera produttiva afferente al tema della nautica (impiantistica, meccanica, della manutenzione di esterni ed interni), - spiega Carola Baruzzo funzionaria sindacale CNA La Spezia. – Rappresentano, oggi più che mai, un comparto fondamentale per lo sviluppo turistico con importanti ricadute su tutto il territorio provinciale, garantendo nei comuni e nelle aree nelle quali insistono presenze di avventori a beneficio di tutto il tessuto economico locale. Pertanto, devono essere poste in condizioni di poter proseguire nelle loro attività rimuovendo gli ostacoli alla loro permanenza sul mercato con una offerta attuale e competitiva. Per questo CNA La Spezia ha avanzato la richiesta di revisione e modifica del metodo di calcolo del valore del canone demaniale, rendendolo equo e proporzionale alla reale redditività del bene concesso”.
“Da tempo sosteniamo che si debba metter mano a questa situazione di svantaggio per le Darsene del Magra, - conclude Baruzzo, - abbiamo trovato interlocutori attenti e desiderosi di conoscere più approfonditamente le problematiche in questione. Ringraziamo il Presidente Costa e tutti i Consiglieri, auspicando che si possa giungere in tempi rapidi ad una più equa determinazione dei canoni”.