Si è conclusa la festa della CGIL spezzina. Ieri, domenica 24 settembre, Susanna Camusso ha concluso "Avanti Popolo", al Teatro Civico, intervistata dal Direttore di PrimoCanale Andrea Scuderi, il quale le ha rivolto alcune domande sui temi d'attualità più toccanti a livello nazionale.
La Segretaria, però, si è presentata a teatro molto prima delle 21, orario concordato per il suo evento, per assistere da spettatrice al dibattito pubblico del tardo pomeriggio tra il Sindaco Pierluigi Peracchini e il Segretario Generale della CGIL La Spezia Matteo Bellegoni, ma durante lo spettacolo la Camusso si è concessa per qualche minuto alla stampa spezzina, dove ha risposto brevemente ad alcune domande. Sul Documento di Economia e Finanza del Governo Gentiloni si esprime così:" Le variazioni del Def sono quelle che abbiamo visto, poi bisognerà leggere i testi effettivi perchè siamo sempre abituati a commentare i comunicati invece che i numeri. Mi pare che il Documento tenda contro le variazioni che sono intervenute, una crescita maggiore di quella che era ipotizzata e gli effetti della manovra, ovvero la correzione dei conti pubblici fatta qualche mese fa che pare non sia stata indolore e i rapporti con l'Europa. La mia sensazione è che ci sia un po' di ottimismo nelle previsioni che sono state fatte per gli anni successivi : sono anche più alte di quelle dell'ISTAT e altri osservatori".
Un dettaglio non trascurabile, sempre per il Def, è l'aumento della "dote" da destinare ai rinnovi dei contratti per il pubblico impiego nella prossima legge di bilancio, la quale dagli 1,2 miliardi inizialmente previsti cresce fino agli attuali 1,65, con la conseguenza di un aumento medio di stipendio di 85 euro mensili.La Segretaria si esprime anche su questo e dichiara:" Una buona notizia senza alcun dubbio, però vorrei ricordare che si tratta del mantenimento di un accordo sottoscritto, non è che siamo di fronte a una novità. Inoltre, dalla risposta che ha dato il Presidente del Consiglio, ci sia un'idea che di risorse per il lavoro ce ne siano molto poche, mentre invece c'è necessità di risposte per quanto riguarda investimenti, creazione di lavoro e di stabilità".
Prosegue e conclude con un commento sull'utilizzo delle risorse e sui nuovi posti di lavoro del Jobs Act :" Ci sono molte risorse che sono incentivi che non hanno determinato risultati e non hanno corrisposto alla spesa che c'è stata. So che da fastidio al Governo quando glielo si ricorda, ma esaltano i posti di lavoro creati dal Jobs Act, ma i 18 miliardi spesi per creare lavoro hanno fruttato tutt'altro, anche in termini di stabilità, poichè il rapporto attuale è 15% di contratti a tempo indeterminato e il resto di tempo precario. Il problema non è quantitativo, ma sono le scelte che ci sono dietro".