Tra i settori relativi all’attività portuale, tre sembrano oggi sostenere la crescita dei porti e delle piccole e piccole-medie imprese: nautica da diporto e yachting; logistica; crociere e traghetti.
Il progetto Blueconnect “connettere le piccole e medie Imprese”, che coinvolge sei regioni (Alpi Marittime, Corsica, Port du VAr, Liguria, Sardegna, Toscana), mira a rafforzare il tessuto imprenditoriale delle piccole medie imprese all’interno dell’area di cooperazione e a creare un vero e proprio network transfrontaliero della “blue economy”, quell’aggregato unico di produzione e servizi che riunisce porti, cantieristica, nautica, pesca, turismo e professioni. Un percorso che mira a coinvolgere imprese, operatori del settore e territorio nel suo complesso, e che si concretizzerà nello sviluppo di un Osservatorio dell’economia portuale e nell’elaborazione di rapporti regionali con dati socio-economici ben definiti.
Nel quadro del programma Interreg Italia-Francia Marittimo 2014-2020, si è tenuto mercoledì 12 e giovedì 13 luglio, presso l’auditorium del porto della Spezia, il secondo incontro con i partner delle sei regioni coinvolte nel progetto. L’incontro si è tradotto in un’occasione per definire gli step futuri, finalizzare le strategie di promozione del progetto, di sviluppo e lancio di un vero e proprio Osservatorio dell’economia portuale, partendo dal principio che i porti sono propulsori di una crescita economica “sostenibile” per i propri territori.
Lanciato il 1 febbraio 2017, il progetto della durata di due anni è coordinato dal Pôle Mer Méditerranée e coinvolge, oltre alle Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale (Porti della Spezia e Marina di Carrara) e del Mar Tirreno Settentrionale (Porti di Livorno e Piombino), la Camera di Commercio e dell’industria della Corsica, Nizza, Costa Azzurra, Sassari e Var. L’Osservatorio è uno strumento in costante evoluzione che permetterà di identificare i bisogni dei porti studiati e sostenere il consolidamento e lo sviluppo delle PMI nei mercati a forte potenziale di crescita, grazie alla definizione di gruppi di lavoro suddivisi secondo i tre filoni di attività portuale.
L’AdSP Mar Ligure orientale, essendo responsabile della raccolta dati nella regione Liguria, ha mappato circa 60 porti sul territorio, compresi quelli della Spezia e Marina di Carrara, iniziando le prime indagini con gli interlocutori identificati.
L’incontro è stato inoltre l’occasione per identificare linee comuni di collaborazione per affrontare le sfide future, partendo dall’analisi delle principali tendenze di mercato alla concretizzazione del porto del futuro: più sostenibile, più smart, più sicuro.
Per maggiori informazioni sull'Osservatorio vedere qui.